Regione, difesa civica: più istanze e minori tempi di attesa, il bilancio 2020

Entro fine 2021, saranno 13 i presidi territoriali della difesa civica in Toscana. Il difensore Vannini: “Se oggi siamo difensori dei diritti degli altri, domani saremo cercatori di difesa per i nostri diritti”; il presidente Mazzeo: “Vorrei che il Consiglio fosse un luogo per dare voce a chi voce non ha”. di Benedetta Bernocchi

Firenze: Sono state 1940 le pratiche presentate al difensore civico della Toscana nel 2020 contro le 1827 del 2019, ma con una riduzione dei tempi di attesa. Si rileva un sensibile aumento delle istanze presentate, nonostante quelle seriali, ripetitive, provenienti da un medesimo soggetto siano state conteggiate una sola volta. Una tendenza che è in crescita dal 2018, con elementi di dinamicità in tutti i settori d'intervento, specialmente riguardo alle conciliazioni nel settore idrico. Tempi di risposta più veloci agli utenti, invece, grazie ad una nuova metodologia, in base alla quale le istanze vengono subito protocollate e assegnate al difensore.

Tra le istanze presentate nel 2020, 53 riguardano il settore ambiente (55 nel 2019), 277 l’assetto istituzionale (314 nel 2019), 13 l’immigrazione (19 nel 2019), 29 le attività produttive (16), 37 l’istruzione (28), 93 il lavoro (78), 211 l’ordine finanziario (240), 57 le politiche sociali (43), 213 la sanità (176), 267 i servizi pubblici (234), 196 il territorio (211), 220 le conciliazioni per il servizio idrico (322), 6 per le altre attività (3), 181 quella ancora in via di definizione e 87 quelle del Tribunale dei minori (88).

“Il nostro ruolo - ha detto il difensore civico regionale Sandro Vannini - è quello di rimuovere gli ostacoli amministrativi con volontà e buon senso, prima con la moral suasion, poi, tenacemente e reiteratamente, con l'insistenza del pubblico dipendente che comprende le angosce del cittadino. E così, se dall'altro capo del filo del telefono o del Web, troviamo la giusta e sensibile interlocuzione, rappresentata da un impiegato del sistema dei pubblici servizi, possiamo far funzionare al meglio la macchina della pubblica amministrazione. Consapevoli che, se oggi siamo difensori dei diritti degli altri, domani saremo cercatori di difesa per i nostri diritti."

“Il ruolo del difensore civico - ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo - non è solo quello di difendere i cittadini ma anche quello di creare legami profondi tra cittadini e istituzioni. Il lavoro del difensore ha dato grandi risultati e va esattamente nella linea in cui io voglio portare avanti questo mandato. Vorrei che questo luogo fosse sempre di più il luogo per dare voce a chi voce non ne ha, un palazzo di vetro in cui i cittadini della Toscana possano sentirsi a casa. L’obiettivo è porre il cittadino al centro”.

Riguardo ai settori di intervento e alle casistiche, per la sanità si parla di accesso alle prestazioni dopo la ripartenza post lockdown (riabilitazione, percorsi oncologici, mancata riprogrammazione di esami); percorsi per le categorie protette; assistenza psichiatrica; modalità di svolgimento tamponi Covid, tempi di attesa e gestione delle prenotazioni; funzionamento dei reparti di terapia intensiva. Per il sociale e i servizi socio assistenziali, le pratiche riguardano i servizi di assistenza agli anziani, l’accesso alle RSA, la somministrazione e carenza dei vaccini antinfluenzali, i contributi agli affitti e i bandi per le case popolari. Per luce, acqua e gas le pratiche si concentrano su funzionamento dei servizi pubblici e problemi di tariffazione e distacchi per morosità, mentre per i servizi idrici la mancata esecuzione dei lavori di manutenzione programmati, perdite occulte ad attività economiche o a seconde case di utenti che non avevano potuto ispezionare le proprie abitazioni o le proprie attività economiche durante il lockdown. Per il settore telefonia si parla del funzionamento della rete, problemi di digital divide, assenza di copertura in alcune zone della Toscana (Cortona, Amiata, Maremma, Lunigiana, Isola d'Elba). Riguardo agli uffici pubblici, le istanze si concentrano sull’accesso e rilascio degli atti pubblici ai cittadini, sulla privacy e sulla trasparenza, e sugli orari.

Per i servizi postali si segnalano problemi di orari e accessibilità, mentre per il trasporto pubblico locale, il funzionamento dei servizi anche per quel che riguarda il trasporto pubblico scolastico. Per ambiente e urbanistica si parla di conflittualità tra cittadini e pubbliche amministrazioni, tra cittadini ed enti locali, inquinamento idrico e ambientale, disservizi sulla raccolta dei rifiuti e corretta modalità per la raccolta dei rifiuti per malati da Covid. Problemi negli enti per il corretto svolgimento dello smart working nel settore lavoro e modalità di svolgimento della didattica a distanza nell’istruzione e poi conflitti familiari e relativi servizi di assistenza sociale.
Molto presente l’attività del difensore civico sui territori, basti ricordare che nel 2019 sono stati aperti 6 sportelli decentrati a Pistoia, Arezzo, Siena, Pisa e 2 sub-provinciali a Sinalunga (Siena) e Ponsacco (Pisa). Nel 2020 l’emergenza sanitaria ha bloccato l'apertura degli sportelli a Grosseto, Prato, Livorno e Lucca che sarà attuata nel 2021 insieme a quelli di Massa, Carrara e all'Isola d’Elba, per un totale di 13 presidi.

Infine, un occhio particolare alle istanze del difensore che riguardano l’emergenza sanitaria durante il Covid. Le pratiche espressamente riferite all’emergenza sanitaria Covid19 sono state 152, quasi tutte non legate ad una singola istanza ma ad un problema relativo ad una generalità di persone e soprattutto legate a tempi di attesa per i tamponi, criticità nel gestionale di prenotazione, mancate comunicazioni di fine quarantena. Da evidenziare alcune tematiche generali come la richiesta di sburocratizzare le modalità di gestione di fine quarantena, i diritti di visita dei propri cari in ospedale e in RSA; il tema del contagio quale infortunio sul lavoro, circostanza non riconosciuta ai professionisti convenzionati; obbligo dei test sierologici agli operatori stagionali e sull’obbligo di test sierologici quindicinali agli ospiti delle Rsa e il tema della carenza dei vaccini antinfluenzali.