Emergenza Covid: smaltimento rifiuti, respinta mozione Lega

Primi firmatari dell'atto i consiglieri della Lega, Luciana Bartolini e Marco Landi. La presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd): “La classificazione non spetta alla Regione. L'Ato Toscana Centro ha precisato che il costo è a carico della protezione civile”.di Sandro Bartoli

Firenze: Il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza una mozione della Lega, a firma Luciana Bartolini e Marco Landi, in merito all'ordinanza del presidente della Toscana numero 211 del 2020 su “disposizioni tecniche gestionali per la gestione di alcuni rifiuti urbani prodotti in fase di emergenza sanitaria da Covid 2019”. Con la mozione, i consiglieri intendevano impegnare il presidente e la giunta regionale a “valutare la possibilità di poter classificare i rifiuti prodotti dai malati Covid in fase di emergenza sanitaria come rifiuti speciali ospedalieri, con conseguente addebito dei costi aggiuntivi di raccolta e smaltimento a carico delle asl di competenza territoriale”.

L’ordinanza del presidente della Regione, ha spiegato Luciana Bartolini nell’illustrazione all’Aula, definisce quel tipo di rifiuti come “indifferenziati, che come tali dovranno essere gestiti separatamente”, con apposita “contabilizzazione distinta degli oneri per la loro raccolta e trattamento”. In questo modo, spiegano i firmatari della mozione, “implica far ricadere i costi aggiuntivi per la raccolta e lo smaltimento sui singoli malati”. Di qui la richiesta di considerarli come equiparati ai rifiuti speciali ospedalieri.

La consigliera Lucia De Robertis, presidente della commissione Ambiente, ha spiegato il voto contrario del Partito democratico “per due ragioni: perché classificare i rifiuti non è nella potestà della Regione; e per il fatto che l’Ato Toscana Centro, proprio dal territorio dal quale proviene la consigliera, ha precisato che il costo dello smaltimento è a carico della protezione civile. Come presidente della commissione Ambiente, posso prendere l’impegno a monitorare che questi criteri sussistano in tutta la Regione”.