Toscana, Sanità: 'Destinare fondi per potenziare piccoli ospedali, sì unanime a mozione Fratelli d'Italia

Accolti emendamenti del Pd che poi ha sottoscritto l’atto con la consigliera Donatella Spadi: a partire dal bilancio 2021 dovranno essere destinate risorse a favore della rete ospedaliera periferica. di Sandro Bartoli e Cecilia Meli Firenze: Reperire le risorse necessarie al potenziamento della rete ospedaliera periferica. Passa con voto unanime una mozione di Fratelli d’Italia che vede primo firmatario Diego Petrucci  (Fratelli d'Italia) e, dopo l’introduzione di alcuni emendamenti, anche la firma di Donatella Spadi (Partito democratico).

Con la mozione si prende l’impegno ad acquisire, in sede di commissione Sanità e politiche sociali, notizie, informazioni e documentazione sulla situazione della rete ospedaliera periferica. Inoltre si impegna la Giunta regionale ad individuare, all’interno del bilancio preventivo 2021 e degli anni successivi, le risorse necessarie per il potenziamento della rete ospedaliera periferica, considerato che “i presidi ospedalieri periferici svolgono un ruolo essenziale nei territori di riferimento” e vista “la necessità di una gestione sanitaria efficace in tutto il territorio, quindi anche di un’ottimizzazione dei servizi nelle zone periferiche, montane e insulari, nel rispetto dei principi di universalità, uguaglianza, equità di accesso alle prestazioni”.

petrucci diego fdi toscana.jpeg“C’è bisogno di un sistema sanitario che riesca a far fronte nella maniera migliore e più efficace - ha spiegato il consigliere Petrucci -. Da marzo a oggi, si è messo in luce che la politica del voler concentrare il sistema sanitario in quelle che io definisco megalopoli ospedaliere – ha proseguito Petrucci - non è stata una scelta opportuna, o perlomeno non è stata una scelta completa.

Concentrare lo sforzo sanitario solo sui grandi poli” ha prodotto due conseguenze negative, sostiene il consigliere: “Alcune aree sono state di presidi ospedalieri e allo stesso tempo si sono creati ingorghi insostenibili proprio in quei grandi poli ospedalieri. Il polo di Cisanello, che viene considerato il terzo d’Italia, è stato il primo ad andare in crisi in questa seconda ondata”.

Se il sistema ha retto, “è stato perché i tanti piccoli ospedali sono venuti in soccorso. C’è stato bisogno di riattivare i piccoli ospedali di periferia”. Tutto il processo “sarà da rivedere”, ha concluso Petrucci, e con l’arrivo dei fondi europei “dovremo impegnarci a spenderli bene, dovremo ripristinare un sistema ospedaliero che non possa non tener conto delle aree interne e delle aree periferiche”.

donatella spadi.jpg“Bisogna ricordare che la legge 84 del 2015 è ancora sotto monitoraggio. La pandemia da Covid è un evento epocale e ci ha messo di fronte alle nostre fragilità”, ha spiegato la consigliera Spadi.

La consigliera Luciana Bartolini (Lega) ha annunciato il voto favorevole e chiesto di sottoscrivere a sua volta la mozione. “È necessario trovare risorse, penso ad esempio, nella nostra provincia di Pistoia, ai presidi ospedalieri di San Marcello e Pescia”.

Il consigliere Marco Landi (Lega) ha ricordato “le attese di 24 ore in attesa che si liberassero posti in terapia intensiva. Non posso non citare il caso dell’infartuato che dall’ospedale di Portoferraio ha dovuto aspettare dalla tarda mattinata fino a sera alle 21 prima di essere trasferito con un elicottero militare. Ci siamo resi conto che è fondamentale implementare quei piccoli ospedali che nel piano sanitario regionale erano stati classificati di serie C. Sono stati eccessivamente penalizzati. Servono scelte politiche che riportino a una corretta gestione dei territori anche dal punto di vista sanitario”.