Europa: da oggi 'Inno alla Gioia' apre le sedute del Consiglio regionale

L’inno d’Europa è stato suonato dopo quello d’Italia, su proposta avanzata dal presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo e dal presidente della commissione Politiche europee e Relazioni internazionali Francesco Gazzetti. di Cecilia Meli e Luca Martinelli

Firenze: Per la prima volta, stamani nell’aula del Consiglio regionale sono risuonate le note di un brano del movimento finale della Nona sinfonia di Beethoven, quell’”Inno alla Gioia” che è stato adottato come inno ufficiale dell’Unione europea. L’inno europeo è stato suonato dopo quello italiano, e così sarà d’ora in avanti ad ogni apertura di seduta. La decisione è stata presa nella riunione dei capigruppo, su proposta del presidente del Consiglio Antonio Mazzeo e del presidente della commissione Politiche europee e Relazioni internazionali Francesco Gazzetti (Pd), che si era precedentemente confrontato a proposito con l'ufficio di presidenza della Commissione stessa.

“È un messaggio forte, per sottolineare che Toscana può giocare un ruolo centrale in Europa e che l’Europa svolge ruolo fondamentale, con i 12,5 miliardi che metterà a disposizione grazie al Recovery Fund, per uscire dalle difficoltà causate dalla pandemia”, ha dichiarato il presidente Mazzeo.

“L’Europa non è soltanto quella dei mercati, ma soprattutto quella dei popoli, del dialogo e del confronto pacifico tra nazioni ed è questo aspetto che abbiamo voluto evidenziare introducendo l’ascolto dell’inno europeo a fianco di quello di Mameli in apertura delle sedute del Consiglio regionale”, ha dichiarato il presidente della commissione Politiche europee, Francesco Gazzetti. “È una scelta che rappresenta, soprattutto in questo momento difficoltà internazionali, un invito a guardare all’Europa come luogo dal quale possono arrivare elementi risolutivi per tante questioni aperte”.

“Ho condiviso la scelta di introdurre l’ascolto dell’inno di Europa a fianco di quello nazionale in apertura delle sedute dell’aula, anche perché noi tutti facciamo parte dell’Europa”, ha detto il vicepresidente della commissione Politiche europee, Giovanni Galli (Lega). “Magari possiamo discutere che tipo di Europa vogliamo o come migliorarla, ma siamo cittadini europei ed è giusto dimostrarlo anche un atto come questo. Mi auguro però che durante l’ascolto degli inni, in primis quello italiano, i consiglieri siano presenti e partecipi, cosa che finora non è stata scontata”.