Cinquantesimo Regione: Giani, lapide a futura memoria a palazzo del Pegaso

Dall'11 luglio, l’ingresso di via Cavour ricorderà a tutti la seduta del primo Consiglio regionale della Toscana. di Paola Scuffi Firenze: “Una lapide a futura memoria per celebrare il cinquantesimo anniversario della costituzione della Regione Toscana”. Con queste parole il presidente dell’Assemblea, Eugenio Giani, ha ricordato “la rivoluzione del 1970, con la nascita delle Regioni a statuto ordinario, ultimo dei dettati della nostra Carta costituzionale”.

Nel cortile di accesso a Palazzo del Pegaso (via Cavour, 2), dopo aver scoperto la targa commemorativa, il presidente ha ricordato la prima seduta del 13 luglio 1970 con le elezioni di Elio Gabbuggiani a presidente dell'Assemlea legislativa e successivamente con quella di Lelio Lagorio a governatore.

“Un tempo era l’Assemblea toscana a eleggere il Presidente della Regione, poi siamo passati all’elezione diretta”, ha ricordato Giani. “Con l’insediamento del primo Consiglio, nel luglio 1970, fu Elio Gabbuggiani, poi Sindaco di Firenze, a convocare l’Aula per l’elezione del primo presidente della Regione, che fu il triestino di nascita Lelio Lagorio, conosciuto come il Granduca, ‘soprannome’ che lo accompagnò per tutta la sua carriera politica”.

“Gabbuggiani e Lagorio diedero un senso di unità alla Regione, ente che è stato e continua a essere sempre più a fianco dei cittadini, come ai nostri giorni ci ha insegnato l’emergenza sanitaria ed economica legata al Covid”, ha continuato Giani, parlando della “forte identità della Toscana, una regione - grazie alla lungimiranza dei suoi governatori – punto di riferimento per il mondo e capace di mettere insieme tutti”. “Oggi, a distanza di cinquant’anni, emerge più che mai – ha sottolineato il presidente del Consiglio – l’importanza delle Regioni, soprattutto nel rapporto diretto con cittadini e territori”.

“Una valorizzazione che passa anche dall’impegno e dal ruolo delle donne in politica”, secondo Giani, che non ha mancato di ricordare la figura e l’esempio della seconda presidente del Consiglio regionale, Loretta Montemaggi.

“Da domani questa lapide che immortala il 13 luglio, data del primo Consiglio regionale, sarà di insegnamento e monito per tutti i ‘maledetti toscani’”, ha concluso il Presidente ricordando Curzio Malaparte, e accennando, infine, ad un altro 13 per la nostra Regione, quello del prossimo settembre, con la prima Formula 1 all’autodromo del Mugello.