Nuovo ospedale Livorno: l'assessore alla Sanità Stefania Saccardi illustra l'accordo di programma siglato

Firenze: “Il nuovo il presidio ospedaliero di Livorno, dopo aver affrontato la recente emergenza pandemica, consentirà di farne un vero e proprio laboratorio per l'applicazione delle più recenti innovazioni in ambito strutturale, tecnologico, impiantistico, organizzativo e di efficientamento energetico. Si realizzeranno percorsi diagnostico-terapeutici con stretta contiguità dei servizi più utilizzati, ci saranno spazi adeguati per la ricerca e per la formazione permanente così come aree per facilitare l'interazione tra i professionisti sanitari.

La costruzione nell'area del parco Pertini non interferisce con il funzionamento dell'attuale presidio. Si ritiene che i vantaggi di questa opzione, dal punto di vista igienico-sanitario organizzativo e di tempistica, siano quelli preferibili. Il tutto è stato ovviamente valutato anche dall'amministrazione comunale che ha sostenuto questa nuova progettualità rispetto a quelle precedentemente avanzata”. È quanto dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Toscana, Stefania Saccardi, nella sua comunicazione al Consiglio.

All'Aula l'assessore fornisce le basi dell'accordo di programma siglato il 10 giugno scorso a Livorno e i primi costi: “171milioni per la costruzione del nuovo edificio e la realizzazione dei relativi impianti sono stati assegnati dalla Regione alla Asl Toscana nord ovest con delibera approvata l'8 giugno”, dichiara.

Il nuovo presidio è previsto in via della Meridiana. Il progetto precedente lo vedeva realizzato in via Gramsci, ma dal confronto tra i due progetti l'azienda ospedaliera ha ritenuto ottimale la modifica per una serie di motivi tra i quali la tempistica (si ipotizzano cinque anni rispetto ai dieci del primo progetto); l'attivazione del nuovo ospedale in maniera autonoma; il parco Pertini, al termine dei lavori, sarà “notevolmente più ampio del parco attuale e connetterà senza soluzione di continuità via Carducci con via Gramsci”; la viabilità complessiva e la fruibilità degli spazi “è migliore poiché gli accessi al nuovo ospedale vengono differenziati per garantire funzionalità e per migliorare la condizione del traffico dell'area”; il parcheggio per il personale e gli utenti sarà ubicato nel parco pubblico interrato con copertura verde; la localizzazione del Pronto Soccorso sarà facilitata.

Il progetto del nuovo presidio consentirà il superamento del modello “ormai obsoleto di ospedale organizzato per reparti”, in favore di un “modello più attuale organizzato per processi”. Nella definizione del fabbisogno di posti letto per il nuovo presidio si è tenuto conto dei parametri introdotti dalla normativa nazionale, informa Saccardi che insiste: “Viene superata la concezione delle aree esclusivamente dedicate alle singole discipline specialistiche. Si sviluppa il percorso del paziente seguendo criteri di condivisione di spazi, personale e tecnologie. La distribuzione degli spazi, inoltre, tiene conto dei flussi di attività con eliminazione degli sprechi in particolare nella movimentazione non necessarie di pazienti, operatori e materiali”.

“L'obiettivo – continua - è quello di disegnare un ospedale in grado di facilitare il lavoro degli operatori e rendere più sicuro, efficiente ed accogliente il percorso per i pazienti”, anche per questo si è ritenuto di “suddividere le aree di degenza in base all'intensità di assistenza, all'area di ricovero e al regime di ricovero”. Nel progetto c'è una riduzione dell'intensità di cura sulla dimensione nord-sud del nuovo ospedale che andrà di pari passo con la destinazione di utilizzo dedicata alle principali specialità cliniche. “Il corpo di fabbrica più a nord – spiega Saccardi - ospiterà il pronto soccorso e le attività di emergenza urgenza ed alta intensità. Il corpo intermedio ospiterà il blocco operatorio e le degenze chirurgiche materno infantile, quello più a sud conterrà l'area medico oncologica con le attività connesse”.

Saccardi sottolinea come nella progettazione di massima del nuovo ospedale “si è integrata l'esperienza legata alla recente fase di emergenza sanitaria. La struttura delle aree di degenza è stata concepita per mettere, in caso di necessità, in isolamento completo uno dei tre corpi di fabbrica. Grazie alla predisposizione di zone filtro e di impianti di trattamento aria in grado di mantenere l'aria in pressione negativa, il nuovo ospedale realizza in pieno i principi guida definiti dalla Commissione ministeriale”, conclude.