Garante Infanzia e Adolescenza Toscana: necessario Piano straordinario, lettera a Conte, Azzolina e presidente Anci

Nota congiunta di tutti i Garanti regionali. Necessarie più risorse finanziarie e umane. “Con allarme riscontriamo la mancanza di indirizzi sugli interventi scolastici e socio-educativi”. Firenze: Sentiamo l’esigenza di ripartire da un piano straordinario per l’infanzia e l’adolescenza che, in maniera organica, tenga conto della necessità di dedicare maggiori risorse finanziarie, umane e strumentali al mondo scolastico e agli enti locali attuatori delle politiche per la famiglia per l’infanzia e l’adolescenza. Riscontriamo, con allarme, la mancanza di indirizzi sugli interventi scolastici e su quelli socio-educativi, in particolare nella fascia 0-3 anni e 4-6 anni”.

È l'incipit della lettera inviata al primo ministro Giuseppe Conte, alla ministra dell'istruzione Lucia Azzolina e al presidente di Anci Antorio Decaro dalla Garante regionale della Toscana, Camilla Bianchi, e dagli altri Garanti regionali dell'infanzia e dell'adolescenza (Ludovico Abbaticchio - Garante Regione Puglia; Fabio Biasi - Garante Provincia Autonoma di Trento; Grazia Maria De Matteis - Garante Regione Sardegna; Mirella Gallinaro - Garante Regione Veneto; Clede Maria Garavini - Garante Emilia Romagna; Vincenzo Giuliano - Garante Regione Basilicata; Daniela Höller - Garante Provincia Autonoma di Bolzano; Francesco Lalla - Garante Regione Liguria; Leontina Lanciano - Garante Regione Molise; Antonio Marziale - Garante Regione Calabria; Jacopo Marzetti - Garante Regione Lazio; Andrea Nobili - Garante Regione Marche; Paolo Pittaro - Garante Regione Friuli Venezia Giulia; Giuseppe Scialla - Garante Regione Campania; Ylenia Serra - Garante Regione Piemonte).

Nella missiva si manifesta “l’esigenza, in questo delicato momento di ricostruzione successivo alla lunga fase emergenziale del Covid-19, di richiamare l’attenzione del Governo sul tema della ripartenza dell’attività scolastica e sul benessere complessivo di bambine e bambini, ragazze e ragazzi”.

“È del tutto evidente – continua la nota - che in questa fase è in atto lo sforzo, condiviso da tutti gli attori istituzionali, di bilanciare il perseguimento della tutela del diritto alla salute delle persone di minore età con i diritti alla socializzazione, all’istruzione, al gioco, tutelati dalla nostra Carta Costituzionale e dalla Convenzione di New York”.

“Riteniamo, dunque, necessario ripartire da una visione unitaria dell’infanzia e dell’adolescenza che riconnetta la dimensione della scuola e dell’istruzione, con quella della famiglia, del lavoro e delle comunità locali, dell’ambiente e degli spazi aperti”. “La scuola – scrivono i Garanti - contribuisce in maniera significativa a rafforzare nelle bambine e nei bambini, nelle ragazze e nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità”.

Il documento, “frutto di un appassionato confronto”, richiama una serie di “questioni nodali” che i Garanti ritengono necessario “affrontare”. Tra queste l'esigenza di “linee guida nazionali che tengano conto dei bisogni e delle peculiarità delle differenti età e dei diversi cicli di studio”; “l'opportunità, dal punto di vista didattico, di privilegiare attività all’aperto, lezioni in spazi più ampi, efficientando la rete degli edifici scolastici, anche quelli oggi in disuso”; ”la riduzione del numero degli alunni per classe”; “la valorizzazione delle sperimentazioni della didattica a distanza (DAD) all’interno di un approccio multicanale che continui a prediligere quella in presenza"; "la rapidità di maggiori investimenti nell'edilizia scolastica e nella dotazione tecnologica - informatica"; "la creazione per ogni istituto scolastico di un presidio socio-psico-pedagogico a sostegno degli alunni, delle famiglie e del personale docente"; "nuove assunzioni di personale docente e non docente"; "nuovo impegno per il contrasto alla povertà educativa”; “stanziamenti economici per promuovere i percorsi formativi di minori con disabilità”.

I Garanti segnalano inoltre la “condizione di forte emergenzialità in cui versano le scuole paritarie, in particolar modo quelle dell’infanzia, che rappresentano una componente importante del nostro sistema educativo e formativo” per le quali ritengono “necessario prevedere un adeguato sostegno”.

La nota si conclude con una richiesta di incontro per approfondire i tanti temi segnalati “fondamentali per la ripresa e lo sviluppo del nostro Paese”.