Coronavirus, oltre due milioni di euro per il terzo settore

di Maria Antonietta Cruciata Firenze: Un avviso pubblico da oltre 2milioni di euro, per sostenere le diverse attività del terzo settore in ambito sociale, è stato deliberato dalla Regione nell’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore per il diritto alla salute e al sociale, Stefania Saccardi.

Si tratta per l’esattezza di 2.360.682,00 di euro, derivanti dal Fondo ministeriale per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale del terzo settore (articolo 72 del Decreto legislativo 117 del 2017), che saranno concessi tramite apposito avviso pubblico ad organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, iscritte nei relativi registri regionali.

“In questo periodo di emergenza epidemiologica dovuta al Covid 19, il terzo settore è stato fortemente impegnato in varie attività di tipo sociale decisamente significative e lo sarà ancora nei prossimi mesi, almeno fino al 31 luglio 2020, data che dovrebbe porre fine all’emergenza così come stabilito dal Governo - spiega Saccardi -.

Viviamo tempi straordinari, in cui tutti quanti insieme siamo chiamati a fronteggiare necessità e urgenze prima impensabili. Gli effetti negativi che il Coronavirus sta producendo sul piano socio economico sono sotto gli occhi di tutti. Sta a noi contrastarli come meglio possiamo e sostenere iniziative e progetti del volontariato toscano, che è sempre stato, e continua a essere, in prima linea, dando prova di grande impegno, generosità e altruismo”.

L’atto, appena approvato, è maturato nell’ambito dell’Accordo di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, sottoscritto il 21 aprile scorso tra la Regione Toscana e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

La delibera definisce, dunque, gli elementi essenziali e i criteri necessari all’adozione dell’avviso per la concessione dei contributi stanziati, che serviranno a fronteggiare le conseguenze dell’epidemia tuttora in atto.