Aree protette: sarà istituita la riserva naturale Monti livornesi

La commissione presieduta da Stefano Baccelli (Pd) esprime parere favorevole a larga maggioranza. Il presidente ricorda Giorgio Kutufà: “Quasi simbolico affrontare questo atto all'indomani della sua scomparsa. È stato punto di riferimento importante” Firenze: Un “doveroso e affettuoso” ricordo di Giorgio Kutufà, già presidente della Provincia di Livorno, consigliere regionale e comunale, ha preceduto il parere favorevole a larga maggioranza della proposta per l'istituzione della riserva naturale Monti livornesi da parte della commissione Infrastrutture, Ambiente e Territorio del Consiglio, guidata da Stefano Baccelli (Pd).

“Kutufà era persona autorevole tanto sotto il profilo professionale che politico. Ci mancherà molto ed è quasi simbolico ricordarlo oggi che approviamo un atto così strettamente dedicato al suo territorio”, ha dichiarato Baccelli. Un ricordo di grande affetto per la scomparsa di Kutufà è arrivato anche dal consigliere Francesco Gazzetti (Pd): “Abbiamo perso un punto di riferimento importante. Una persona dalle indiscusse doti umane, intellettuali e professionali”.

bosco Amiata.JPGIl presidente ha ricordato che l'istituzione della riserva naturale Monti livornese e siti Natura 2000 “è una scelta condivisa con rappresentanti del territorio e amministrazioni locali”. Peraltro, collegati in videoconferenza, hanno parlato rappresentanti dei Comuni di Livorno, Collesalvetti, Rosignano e della Provincia di Livorno, tutti esprimendo “soddisfazione anche per il percorso partecipativo che ha accompagnato tutto il processo” e rilevando ciò che Baccelli ha sintetizzato a votazione conclusa: “Un progetto di tutela ambientale e di conservazione delle nostre bellezze naturalistiche”. “Sono convinto che sarà occasione di sviluppo economico, di nuova ospitalità turistica e di valorizzazione territoriale”. Il presidente ha ricordato che il processo dovrà concretizzarsi attraverso specifiche convenzioni che “seguiranno quel processo di condivisione e dialogo voluto e portato avanti dalla Regione”.

Il consigliere Gazzetti ha manifestato “soddisfazione e plauso” per l'istituzione della nuova riserva naturale: “Può rappresentare – ha continuato – una vera opportunità, soprattutto in un momento in cui sviluppo e occasioni sono necessari”. “Rappresenta inoltre un ulteriore passo avanti rispetto alla grande tematica di visione unitaria e coordinata tra territori”.

Concorde si è dichiarato anche Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra): “È un passo avanti importante aver superato l'ottica localistica a vantaggio di un sistema complessivo e integrato. Servirà anche per affrontare l'altro grande tema del turismo diffuso, ancor più fondamentale in questo momento di emergenza”.

Qualche perplessità ha manifestato invece da Elisa Montemagni (Lega) che ha espresso voto di astensione sopratutto perché restano da affrontare e approfondire nodi quali il problema della caccia” che comunque, è stato spiegato durante i lavori, “resta proibita all'interno delle aree di riserva”. Il confronto con il mondo venatorio, ha spiegato il rappresentate della Giunta, ha permesso di inserire misure di salvaguardia condivise. Tra queste il transito su strade interne alle riserve.

La proposta votata dalla commissione prevede la trasformazione del Parco provinciale delle Colline Livornesi in "Sistema delle aree protette dei Monti livornesi - isola di biodiversità”. È costituito da una riserva naturale regionale che avrà un'estensione complessiva di 3078, ettari dei quali 1337 tutelati a riserva e 1741 di aree contigue, e da un ampio sito natura 2000 (SIC) di circa 5618 ettari. Del sistema fa parte anche a poca distanza il sito natura 2000 Calafuria che comprende un’area a terra di circa 477 ettari e un’area a mare di 185 ettari.

Il percorso che ha portato all'istituzione del nuovo sito parte da un protocollo d’intesa sottoscritto maggio 2018 tra Regione, Provincia di Livorno e i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo. L’obiettivo è quello di garantire le tutele ambientali ed al contempo l’unitarietà del sistema attraverso l’individuazione di strumenti in grado di ricomporre la frammentazione delle aree a diversa tutela.

La nuova riserva regionale, costituita da tre aree distinte situate nei tre diversi comuni, si sovrappone ad un ampio sito Natura 2000 che collega, non solo territorialmente ma anche sul piano ecologico funzionale, le tre aree fornendo una visione unitaria degli elementi del patrimonio naturalistico ambientale regionale.