Covid-19: Giani, gruppi lavorano a documento di sintesi su Fase2

Il presidente del Consiglio regionale ha anticipato, nel corso di una video conferenza stampa, la possibilità che nella seduta odierna dell'aula si giunga a votare un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forze politiche. Guardando al dopo emergenza ha proposto un'azione di sostegno ai territori interni e costieri dei piccoli borghi: "Tra le misure possibili, un finanziamento di 20mila euro per le giovani coppie che decidano di acquistare la prima casa in quelle aree".

Firenze: "I gruppi consiliari, in uno spirito di collaborazione tra maggioranza e opposizione, stanno lavorando a un ordine del giorno di sintesi sui temi economici legati all'emergenza Covid-19 e che possa essere votato da tutti nel Consiglio regionale di oggi pomeriggio. Sarebbe un segnale molto positivo e importante per sottolineare la grande attenzione che il Consiglio ha posto e pone alle difficoltà economiche e sanitarie prodotte dall'emergenza Covid-19 e al sostegno che intende assicurare ai cittadini, ai lavoratori e alle categorie economiche".

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, nel corso di una video conferenza stampa in cui ha lanciato anche alcune proposte per rafforzare l'identità e la qualità della vita della 'Toscana diffusa', cioè di quei territori interni e della costa rappresentati dai piccoli borghi. Tra le varie proposte, Giani ha indicato la possibilità di concedere un finanziamento di 20mila euro alle giovani coppie che intendano acquistare la prima casa in una di quelle aree.

Rispetto ai lavori del Consiglio in programma per oggi pomeriggio, il presidente dell'Assemblea ha sottolineato che si tratta di "una seduta in continuità con quella di martedì scorso, che ha svolto un lavoro apprezzabile di confronto sulla comunicazione della Giunta". Giani ha ricordato che ci sono in discussione e votazione 56 atti, tra ordini del giorno, mozioni e proposte di risoluzione, la gran parte dei quali sono focalizzati sui temi centrali della Fase2, vale a dire sulla necessità di individuare e magari accelerare le attività commerciali, manifatturiere, turistiche e dei servizi alla persona che sarebbe utile far ripartire, in sicurezza, nel più breve tempo possibile. Un elenco di attività assai lungo: bar, ristoranti, parrucchieri, centri per la cura della persona, esercizi commerciali, terme, stabilimenti balneari, la pratica sportiva, le attività artigiane e molte altre. "Proprio riguardo a queste sollecitazioni - ha spiegato, - molte delle quali nello spirito condivise da tutti, si lavora a un documento si sintesi che possa poi essere votato da tutte le forze politiche presenti in aula".

L'idea, ha aggiunto, è quella di fornire un orientamento all'azione del presidente della Regione, Enrico Rossi, che al termine del confronto con il governo sul tema della calendarizzazione delle riaperture emetterà l'ordinanza con cui esse verranno declinate sul territorio regionale. "Dal confronto col governo - ha spiegato Giani - sta emergendo che il prossimo Dpcm affiderà alle Regioni una forte autonomia nel definire il programma delle riaperture, con lo spirito di ridare vitalità al sistema economico, commerciale e turistico. Al Consiglio regionale, dunque, spetta il compito di sostenere Rossi nel sua programmazione delle riaperture e siamo felici che oggi pomeriggio interverrà ai lavori dell'Assemblea toscana".

"Quello delle riaperture - ha sottolineato - è un percorso che in Toscana possiamo immaginare in tutta sicurezza, visto che ormai da una settimana il numero dei nuovi contagi è sempre rimasto al di sotto delle 30 unità al giorno, frutto del lavoro svolto dalla nostra sanità regionale che ha saputo coniugare efficacia dell'intervento e grande capacità di controllo con la distribuzione delle mascherine, le indicazioni di utilizzo in sicurezza delle strutture socio-sanitarie e la predisposizione di misure di prevenzione per minimizzare al massimo la possibilità di contagi".

In vista della ripresa e soprattutto guardando al futuro il presidente Giani ha detto di guardare alla "Toscana diffusa come a un virtuoso modello di sviluppo per il dopo emergenza Covid-19". A quelle aree interne e costiere caratterizzate dai piccoli borghi, "che rappresentano un patrimonio di bellezza, cultura e ambiente naturale unico, dobbiamo garantire non solo la preservazione ma anche la possibilità di abitarci senza gap che oggi le rendono meno attrattive delle grandi aree urbane". In questo senso Giani ha detto che è necessario garantire "l'accesso a internet anche laddove oggi funziona poco o è addirittura assente", perché l'accessibilità digitale è strumento indispensabile per il lavoro, l'accesso ai servizi e per lo sviluppo del turismo. Per consolidare gli abitanti, il presidente propone, sul modello di quanto già sta facendo l'Emilia Romagna, "di prevedere un contributo di 20mila euro per le giovani coppie che decidano di andare ad abitare in uno di quei territori. Ne stiamo già parlando con la Giunta e potrebbe essere un'iniziativa concreta da mettere in campo in tempi brevi". Inoltre, Giani propone un'azione politica che incoraggi il turismo nelle aree interne, il turismo religioso e dei sentieri naturalistici, "perché offrono l'occasione di visite nel pieno rispetto delle misure di distanziamento imposte dall'emergenza Covid-19".

Con i dovuti accorgimenti analoga iniziativa deve riguardare anche il settore del turismo balneare. "In Toscana ci sono 41 comuni, per la gran parte piccoli, che ad oggi non riescono a immaginare quale sarà il loro futuro. Incontrerò i sindaci, per ascoltare le loro proposte e per dare impulso alle iniziative necessarie per la ripresa economica di quei territori".
Infine, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle iniziative adottate dal governo per sanare alcune posizioni degli immigrati occupati in agricoltura e per superare il dramma del lavoro nero, Giani si è detto favorevole alle misure inserite nel decreto del governo e ha aggiunto: "Io ritengo che serva stabilire che per quelle tipologia di occupazione in agricoltura, ma anche per le colf e le badanti, si debba prevedere, quando non si può ricorrere all'uso di contratti a tempo indeterminato, l'uso di contratti a tempo determinato con datazione certa".