Coronavirus: Saccardi, la pressione sugli ospedali in Toscana sta diminuendo

L’assessore in commissione Sanità ha effettuato un aggiornamento sugli ultimi dati relativi alla pandemia, sui recenti provvedimenti presi e ha risposto a numerose interrogazioni Firenze: La pressione sugli ospedali sta diminuendo, anche se il sistema sanitario toscano non è mai andato in affanno sul numero delle terapie intensive disponibili per curare i malati di Covid-19.

Tuttavia si stanno attrezzando nuovi posti di terapia intensiva da mantenere in efficienza, nel caso si presentassero nuove ondate dell’epidemia. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi, intervenuta questo pomeriggio alla seduta della commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Iv). L’assessore ha fatto il punto sugli ultimi provvedimenti assunti in Giunta per fronteggiare la pandemia, e ha risposto ad alcune interrogazioni in materia presentate da vari consiglieri regionali.

Saccardi ha riepilogato i contenuti delle due ordinanze firmate dal presidente Rossi, la numero 38 del 18 aprile e la 39 del 19 aprile, in cui si affrontano le misure che le aziende devono adottare per la riapertura e l’effettuazione degli screening sierologici nei laboratori accreditati per determinate categorie di cittadini. Per quanto riguarda la prima, il distanziamento di 1,8 metri, la possibilità su base volontaria di sottoporsi allo screening sierologico, l’uso di mascherine, guanti, sanificazione e, nel caso che non sia possibile rispettare le distanze, di separatori, mascherine FFp2 senza valvola o, se non si hanno, di due mascherine chirurgiche sovrapposte.

Per quanto riguarda la seconda, l’ampliamento delle categorie di cittadini toscani che potranno sottoporsi gratuitamente al test. Rispondendo alle numerose domande, critiche e osservazioni presentate dai consiglieri Paolo Marcheschi (FdI), Jacopo Alberti (Lega), Monica Pecori (Gruppo misto), Serena Spinelli (Gruppo misto), Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), Andrea Quartini e Irene Galletti (M5S), Gabriele Bianchi (Gruppo misto), Paolo Bambagioni e Nicola Ciolini (Pd), Saccardi ha sottolineato alcune questioni. Innanzitutto, sui test e sulla impossibilità di effettuarli a pagamento per i privati cittadini, ha spiegato che “gli screening hanno valenza epidemiologica, non diagnostica, e che quindi sono destinati non a singoli individui ma a gruppi, ‘clusters’ specifici che possano dare indicazioni utili sull’andamento del contagio”.

Per quanto riguarda invece i tamponi, “in Toscana se ne fanno 4-5 mila al giorno e abbiamo aumentato il numero dei laboratori che li effettuano da 3 a 13”. Il ricorso al privato, ha precisato l’assessore, “non è certo un tentativo di dequalificare il pubblico ma è stato un modo per preservare la risorsa ospedale e per garantirsi canali veloci di approvvigionamento per dispositivi e materiali sanitari necessari”.

L’assessore ha inoltre precisato che la distanza di 1,8 metri, giudicata da alcuni difficilmente applicabile, è stata decisa anche da altre Regioni, come la Liguria, e che a livello nazionale si sta discutendo del limite di 2 metri; ancora che la sanificazione negli ambienti di lavoro può essere effettuata in maniera autonoma e registrata sull’apposito modulo. E sulle numerose critiche avanzate per la distribuzione della mascherine in supermercati e farmacie, Saccardi ha ricordato che “la Toscana è l’unica regione d’Italia che le distribuisce gratis. Ci potranno essere problemi, ma è stato un grande sforzo”.

In risposta a un’interrogazione, presentata da Paolo Marcheschi (FdI), sulla mancanza di mascherine per gli operatori sanitari, Saccardi ha spiegato che “per quanto riguarda i dispositivi di protezione la Regione Toscana ha sempre seguito le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità, individuando procedure differenziate a seconda degli ambienti di lavoro”. A Jacopo Alberti ed Elisa Montemagni (Lega) che in un’interrogazione chiedevano notizie sulla proroga dei contratti al personale sanitario a incarico da più di tre anni, ha replicato che la stabilizzazione è stata avviata secondo quanto prevede una legge del 2017, prevedendo concorsi riservati, e che la procedura è stata interrotta dalla pandemia ma che rimane in essere e che sarà conclusa a breve. Per reperire personale si è fatto anche ricorso a graduatori vigenti, come quella di un concorso concluso da poco per infermieri.

Sui dati dei nuovi assunti, chiesti in un’interrogazione presentata da Monica Pecori (gruppo Misto), Saccardi ha detto che sono state effettuate 2268 nuove assunzioni, di cui 1400 infermieri (e di questi 1200 a tempo indeterminato).

Infine, per quanto riguarda i percorsi dell’interruzione volontaria di gravidanza in questo periodo, su cui chiedevano notizie due interrogazioni una presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra) e una presentata da Serena Spinelli (gruppo Misto), Alessandra Nardini (Pd) e altre consigliere, l’assessore ha affermato che non si sono registrate particolare criticità ma che in alcuni casi si sono dovuti effettuare spostamenti, come nel caso del percorso presso lo Iot di Firenze che è stato trasferito, per fare posto a un reparto Covid, a villa Leonardo a Sovigliana e a villa Fiorita a Prato. “Ma certo – ha ammesso – la realtà dello Iot funziona molto bene e sarà ripristinata appena possibile”.