Coronavirus, assistenza territoriale dei pazienti. Le disposizioni in un’ordinanza

Firenze: Gestione del percorso Covid-19 in ambito territoriale anche in riferimento all’assistenza dei pazienti in fase terminale e alle cure palliative: un’ordinanza del presidente Enrico Rossi dà disposizioni sulle linee di indirizzo a cui dovranno attenersi le Asl e i diversi soggetti che operano all’interno del sistema sanitario regionale, sempre nel pieno rispetto di quanto previsto dai decreti della Presidenza del consiglio dei ministri e di tutte le norme di sicurezza per contenere il contagio da Covid-19.

Queste linee guida, definite da un’apposita commissione di esperti, tengono conto della grave situazione di emergenza clinico-organizzativa prodotta dalla pandemia in atto, e forniscono, di conseguenza, un dettagliato ventaglio di indicazioni che disciplinano in modo uniforme l’assetto organizzativo della rete territoriale e i percorsi di presa in carico del paziente.

Nello specifico, vengono fornite dettagliate disposizioni organizzative su diversi ambiti: inquadramento dei pazienti Covid positivi o negativi; gestione dei pazienti paucisintomatici Covid negativi; gestione dei pazienti Covid positivi; dotazioni tecnologiche a domicilio; unità speciali di continuità assistenziale (usca); albergo sanitario con i servizi che devono essere garantiti; percorso Covid-19 low care-cure intermedie (modalità e modelli organizzativi); il paziente Covid in Rsa e in Rsa con protezione sanitaria; cure palliative; attività dei medici di assistenza primaria e dei pediatri di famiglia; attività della continuità assistenziale; percorso per i pazienti non Covid ultra 75enni o cronici o dimessi dall’ospedale, che necessitano di continuità assistenziale sul territorio; applicativi e strumenti informatici regionali utili alla gestione dell'emergenza Coronavirus, al fine di garantire una piattaforma info rmativa unica e coerente sia per la corretta gestione dell’emergenza che per la produzione di dati da comunicare a livello ministeriale.

Questo sistema informativo prevede il coinvolgimento di più attori che partecipano al processo di assistenza sanitaria al paziente e al processo di contenimento dell’epidemia Covid-19: Regione Toscana, prefetti, sindaci, forze dell’ordine, centrale 118/Cross, medici e pediatri di famiglia, Usca, strutture territoriali intermedie, dipartimento prevenzione-igiene pubblica, laboratori di microbiologia, ospedale Covid.

Le linee di indirizzo prevedono anche alcune considerazioni etiche sulla gestione dei pazienti affetti da SARS-CoV2, in fase terminale, per i quali si ritiene opportuno proporre, quando possibile, la gestione nel proprio domicilio, nel rispetto della dignità e dell’autodeterminazione della persona, supportando le cure disponibili nel territorio con l'attivazione delle cure palliative domiciliari.

Si tratta, dunque, di rimettere davvero la persona al centro della cura, coinvolgendola nelle scelte che la riguardano, e non demandando la decisione se ricoverare o meno un paziente con sospetta Covid-19 soltanto ai parametri biomedici. L’epidemia in atto - si legge nell’allegato che accompagna l’ordinanza - “è una occasione per aprire a una visione delle cure palliative come risorsa integrativa e non alternativa per i pazienti affetti da gravi patologie croniche, oncologiche e non, Covid positivi o meno e per non restringere il campo delle cure palliative alla sola terminalità. Tutto ciò è tanto più importante in questa fase di emergenza COVID-19, dove il rischio di un’interruzione delle relazioni affettive con i propri cari e, in alcuni casi, di morire in solit udine non può non essere considerato”.