Coronavirus: Saccardi, Toscana lungimirante su dispositivi di protezione

La comunicazione dell'assessore e la fotografia della Regione: "Aumento dei tamponi ha permesso di intercettare più casi. Si stabilizza la situazione nelle terapie intensive e nei reparti Covid-19. Necessario continuare a seguire le restrizioni".

Firenze: "Non è facile fare previsioni sul numero di casi che si potrebbero registrare nelle prossime settimane. Certo è che l'aumento dei tamponi ha permesso di intercettare più casi, anche con sintomi lievi, mentre si registra una stabilizzazione nelle terapie intensive e nei reparti Covid-19. Restiamo in guardia consapevoli, da un lato, della necessità di continuare a seguire le linee di comportamento emanate dal Governo, dall'altro forti di quanto fatto fino ad oggi, sotto alcuni aspetti anche in anticipo rispetto ad altre regioni".

E' un intervento lungo e articolato quello che l'assessore alla Sanità della Toscana, Stefania Saccardi, rende al Consiglio nella sua prima seduta in videoconferenza tutta dedicata all'emergenza Coronavirus. Un intervento che in numerosi passaggi rende merito e onore ai tanti operatori sanitari, al personale impegnato all'interno dei presidi, delle associazioni di volontariato e del no-profit, alle aziende e ai privai cittadini che hanno dimostrato slanci di solidarietà e impegno non banali, fino al ruolo "fondamentale e responsabile" delle farmacie.

Il quadro reso da Saccardi disegna una Toscana in cui "l'incremento della mortalità mostra un aumento meno repentino nel tempo, solo il Veneto segna dati migliori. Il numero dei deceduti sui casi postivi totali è del 5,2 per cento, con differenze marcate tra le aziende sanitarie toscane". Sul fronte operativo, i laboratori di microbiologia per l'analisi dei tamponi sono passati da 3 a 13 e lavorano a ritmo continuo h24 "ampliando così la nostra capacità" spiega l'assessore che informa di essere passati "da 114 tamponi, poi a 1000 fino a quasi 2mila la scorsa settimana e con l'obiettivo di arrivare a 4mila".

La rappresentatività dei casi nella nostra regione, secondo quanto detto da Saccardi, dimostra che il 55 per cento sono maschi di età media pari a 59 anni, solo il 14 per cento ha meno di 50 anni - "a conferma che i più giovani sono meno colpiti" dichiara -, il 10 per cento risulta asintomatica, il 33 per cento ha sintomi severi. "Nell'ultima settimana emerge una quota sempre più alta di casi lievi, l'incremento è del 12 per cento" dichiara ancora Saccardi evidenziando che la circolazione del virus "sembra avvenire in modo differenziato sul territorio. La Asl più colpita è quella Sud Ovest anche se la criticità iniziale di Pistoia sembra superata".

Saccardi riferisce anche dati positivi sul fronte dello screening sul personale sanitario che risulta negativo in percentuale consistente. "Ciò dimostra l'efficacia della decisione assunta dal presidente Rossi di innalzare il livello di attenzione a tutela della salute e della sicurezza dei nostri operatori".

"Le risposte per arginare e contrastare Covid-19 sono state strutturate con presidi sanitari e territorio". La sinergia si è dimostrata "necessaria per rispondere a tutti quei casi che non necessitano di ospedalizzazione" dichiara ancora. Tanto i medici di medicina generale che i pediatri "hanno subito compreso di dover contrastare il diffondersi del virus e per evitare l'accesso incontrollato negli ospedali, anche la medicina di libera scelta si è resa disponibile ad aumentare tutela e prevenzione del rischio anche evitando una informazione mediatica fuorviante".

Sulle Rsa, Saccardi ha relazionato sui numeri indicando il totale (322) suddivise per quelle pubbliche (101 di cui 21 di amministrazione comunale, 31 di Asp, 2 Sds, 2 di unione dei comuni, 1 mista pubblico privata) e per quelle di gestione da parte delle aziende sanitarie.

"Già il 2 marzo - chiarisce - si è provveduto ad inviare a tutte le strutture una circolare con raccomandazioni sull'organizzazione dell'accesso e per evitare assembramenti, In particolare si suggeriva di riunire le visite ad una sola al giorno per ospite certificando comunque lo stato di salute". "Il 5 marzo le strutture sono state invitate, con circolare, ad adottare tutte le misure necessarie alla tutela della salute di ospiti e personale. L'11 marzo, ulteriori indicazioni precisavano l'erogazione dell'assistenza domiciliare e per la rivalutazione dei piani di assistenza, dell'acquisto dei dispositivi, della possibilità di sostituire il personale assente anche prevedendo l'utilizzo di operatori in numero inferiore, e ulteriori indicazioni sulle procedure di isolamento e di attivazione di rigorosa di acceso degli ospiti con la limitazione ad un solo familiare". "Il 15 marzo - prosegue - sono stati sospese le attività delle strutture semiresidenziali garantendo, per quei casi ritenuti necessari, assistenza a domicilio o ricovero in strutture residenziali. E' stata anche predisposta una infografica dedicata alle Rsa per esplicitare, in maniera inequivocabile, il comportamento da tenere".

Ulteriori disposizioni sono state adottate il 29 marzo soprattutto per definire le "modalità di gestione dei casi positivi con presa in carico del servizio sanitario dei pazienti sintomatici con condizioni instabili". In particolare se la struttura è posta in quarantena e qualora non possa attivare misure di contenimento, il personale continua a svolgere lavoro salvo non sviluppi sintomi e prevedendo il rientro al proprio domicilio, o il pernottamento nella Rsa o presso gli alloggi nelle strutture alberghiere previste".

Sul fronte dei dispositivi di sicurezza, l'assessore dichiara "50mila mascherine per tutte le Rsa" la cui distribuzione è "iniziata il 23 marzo scorso". E' inoltre previsto il "rifornimento quotidiano per garantire il ricambio del materiale".

Sui dispositivi di protezione, la Regione ha pubblicato sul sito le procedure per l'utilizzo del materiale idoneo, la dotazione dei vari tipi di mascherine. "La corretta distribuzione si pone come elemento fondamentale per consentire di lavorare in sicurezza e per evitare diffusione del virus" dichiara Saccardi che parla di "criteri definiti per tutto il territorio". La distribuzione è garantita a cadenza giornaliera da Estar e viene certificata con la sottoscrizione di un documento contenente numero e specifica di quanto consegnato. "La Toscana è stata lungimirante sui dispositivi di protezione e ha chiesto fin da subito il supporto delle aziende che hanno riconvertito la produzione consentendoci di coprire la maggior parte del fabbisogno" afferma ricordando che a inizio marzo la protezione civile ha distribuito circa 1 milione di mascherine e nelle settimane successive sono stati distribuiti migliaia di kit anche ai medici di medicina generale.

Altro tema toccato quello del personale e le misure parlano di un incremento di assunzioni pari a 1884 unità, di cui 1278 infermieri, 1063 a tempo indeterminato, 169 medici, 361 operatori socio sanitari. "Tutto questo è stato possibile grazie ad un importante impegno economico e grazie all'ordinanza del presidente Rossi che ha consentito l'assunzione a tempo indeterminato con procedura straordinaria". "Per il personale di nuova assunzione che chiamiamo in servizio entro 7 giorni - continua Saccardi -, mettiamo a disposizione il sistema degli alberghi sanitari".

Sulle politiche sociali, per dare mano agli enti locali e garantire approvvigionamento di generi di prima necessità e farmaci a persone in isolamento a casa, la Regione ha messo in campo prima 3milioni per associazioni di volontariato, Sds e zone distretto, poi ulteriori 3milioni a garanzia delle emergenze sociali conseguenti al fabbisogno alimentare. "Tutto è stato possibile grazie al mondo del volontariato e dei nostri professionisti. E anche grazie a misure di facilitazione come la dematerializzazione delle ricette, anche specialistiche. Una agevolazione incredibile su cui le farmacie hanno dimostrato grandissimo senso di responsabilità e disponibilità ".

Saccardi conclude con un ricordo delle tante vittime toscane e tra queste anche quella di Paolo Grassi, ex sindaco di Fivizzano ed ex dipendente Asl.