Coronavirus: Tre Milioni di euro per il servizio spesa a domicilio a sostegno di anziani fragili

"All'Azienda USL Toscana Sud Est un totale di euro 695.425".

Firenze: Tre milioni di euro sono stati assegnati dalla Regione Toscana alle Zone distretto e Società della salute per l’attivazione del servizio spesa a domicilio, a sostegno di anziani fragili e con temporanea limitazione di autonomia in seguito alle misure restrittive predisposte dal Governo, per contrastare la diffusione del Coronavirus.

Questa la ripartizione nella Azienda USL Toscana Sud Est per un totale di euro 695.425:

Aretina Casentino Valtiberina 160.387,00
Amiata Grossetana Colline Metallifere Grossetana 145.652,00
Senese 107.395,00
Valdarno 72.391,00
Alta Val d'Elsa 49.035,00
Amiata Senese e Valdorcia Valdichiana Senese 74.004,00
Val di Chiana Aretina 40.900,00
Colline dell'Albegna 45.661,00

I beneficiari di questo atto, deliberato dalla Giunta nel pomeriggio, sono, dunque, persone anziane che vivono situazioni di solitudine e di fragilità, con problematiche di salute tali da non potere provvedere autonomamente al reperimento di generi alimentari, o che non possono contare sull’aiuto di familiari, e la cui condizione è aggravata dalle misure restrittive precauzionali, previste dai decreti governativi, che invitano a non uscire dalla propria abitazione.

Le risorse, deliberate nell’ambito delle “Misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, saranno assegnate alle Asl, che provvederanno a trasferirle nell’immediato alle Zone distretto e Società della salute di loro competenza territoriale. I tre milioni di euro saranno così distribuiti: 1.281.628,00 euro alla Asl centro, 1.022.947,00 euro alla Asl nord ovest, 695.425,00 euro alla Asl sud est.

Saranno le Zone distretto e le Società della salute, in collaborazione con le istituzioni, i soggetti del terzo settore e il volontariato e con il coinvolgimento di Anci toscana, a predisporre tutte le azioni necessarie per fornire il migliore supporto possibile alle persone anziane in difficoltà, conosciute dai servizi socio sanitari territoriali o individuate in seguito a nuove segnalazioni di bisogno.