Sanità: immobili, via libera alla legge che modifica le regole di gestione

L’atto, illustrato da Stefano Scaramelli (Iv), è stato approvato a maggioranza. Gli interventi di Monica Pecori (gruppo Misto) e Jacopo Alberti (Lega).

Firenze: Il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, la proposta di legge che modifica la normativa vigente sulla gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare del servizio sanitario regionale, e in particolare la disciplina sull’acquisizione e utilizzazione del patrimonio delle Aziende sanitarie e la procedura di alienazione dei beni immobili di loro proprietà.

A illustrare l’atto in aula è stato il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli (Iv). Le modifiche, decise dopo le esperienze maturate negli anni, riguardano la redazione delle perizie di stima, le modalità di pubblicazione dei bandi e degli avvisi di alienazione, la possibilità di praticare ribassi. Si prescrive, tra le altre cose, che gli enti del servizio sanitario regionale approvino almeno con cadenza triennale una ricognizione del proprio patrimonio immobiliare distinguendo i beni da mantenere da quelli da riqualificare, permutare o alienare; che per lo smobilizzo degli immobili non più economicamente convenienti, in caso di aste andate deserte, si possa ricorrere alle concessioni d’uso, permuta o concessione di valorizzazione.

“In questi ultimi casi – ha spiegato Scaramelli – gli immobili potranno essere utilizzati per rispondere alle necessità delle associazioni del terzo settore”. A questo proposito è stato approvato, sempre a maggioranza, anche un ordine del giorno, presentato dallo stesso Scaramelli, che impegna la Giunta a sollecitare le Aziende sanitarie a valutare di concedere i propri immobili, non venduti a causa di aste andate deserte, alle associazioni del terzo settore anche nelle more dell’entrata in vigore della legge.

La legge, inoltre, prevede, per quanto riguarda il prezzo di stima, una validità fissata in tre anni, a stabilire la quale possono essere anche professionalità interne alle Aziende sanitarie, per velocizzare i tempi.

“La mia lettura dei provvedimenti contenuti nella legge non è altrettanto rosea”, ha sottolineato Monica Pecori (gruppo Misto). “Oltretutto, ciò che ora si raccomanda io l’ho chiesto molte volte attraverso mozioni che sono sempre state bocciate”. Pecori ha criticato la scelta di concedere gli immobili al terzo settore “solo nel caso in cui le alienazioni non vadano a buon fine”.

Di legge con “alcuni elementi condivisibili e alcune criticità” ha parlato Jacopo Alberti (Lega). Gli aspetti critici, ha spiegato, riguardano “in particolare l’iter della vendita degli immobili, che appare macchinosa e rischia di trasformarsi in svendita”.

In fase di voto, l’aula ha respinto alcuni emendamenti, presentati dalla consigliera Pecori e sottoscritti da Tommaso Fattori e Paolo Sarti del gruppo Sì-Toscana a Sinistra, per modificare molti punti della proposta di legge. Respinto anche l’emendamento presentato dal gruppo Sì-Toscana a Sinistra, e sottoscritto dalla consigliera Pecori e dal consigliere Andrea Quartini (M5S), che indicava gli occupanti abusivi di immobili quali potenziali aggiudicatari degli stessi.