Sanità: welfare generativo, giudizi positivi sulla proposta di legge

In commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Iv), sono stati ascoltati i soggetti interessati alla normativa che detta “Disposizioni per favorire la coesione e solidarietà sociale mediante azioni a corrispettivo sociale” di cui è primo firmatario Enrico Sostegni (Pd).

Firenze: Un giudizio di soddisfazione generale è stato espresso, durante le consultazioni in commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Iv), sulla proposta di legge che detta “Disposizioni per favorire la coesione e la solidarietà sociale mediante azioni a corrispettivo sociale”, primo firmatario il consigliere Enrico Sostegni (Pd).

La proposta di legge si prefigge di collegare l'erogazione di una prestazione del sistema di welfare, tesa a garantire un diritto sociale, alla possibilità di attivare, nel medesimo soggetto destinatario della prestazione, un impegno sociale volontario a vantaggio della collettività, secondo la prospettiva del cosiddetto welfare generativo.

Questa prospettiva prevede di affiancare al welfare tradizionale, fondato sulla funzione della raccolta e della redistribuzione delle risorse, un modello di welfare incentrato sulla rigenerazione delle risorse investite, attraverso la responsabilizzazione dei soggetti destinatari nel perseguimento di obiettivi di sviluppo sociale. Al soggetto che beneficia di un intervento pubblico per la garanzia di un suo diritto sociale viene offerta la possibilità di impegnarsi per “restituire” alla società, sotto altra forma e comunque a carattere volontario, quello che ha ricevuto, attraverso delle azioni a corrispettivo sociale che richiedono il suo coinvolgimento attivo e responsabilizzante.

La proposta di legge si rapporta con il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2018-2020 che si pone, tra i suoi obiettivi, quello di contrastare le disuguaglianze, proponendo progetti di vita e di cura rivolti alle singole persone, ai loro bisogni e alle loro aspettative, anche attraverso l'aggiornamento dei modelli di care (cura ed assistenza). Lo stesso Piano prevede di favorire spazi d’intervento ispirati a un modello di welfare generativo che mirano all’attivazione di azioni di responsabilizzazione e di coinvolgimento attivo dei beneficiari di talune prestazioni, al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità.

Secondo i soggetti auditi (Legacoop Toscana, Confcooperative Toscana, Federsolidarietà Toscana, Asl sud-est e Asl nord-ovest, Confservizi Cispel, Sds e Reciproca Sms), la proposta di legge va nella direzione auspicata dagli operatori del settore ed è positiva la spinta a rivitalizzare le relazioni interpersonali. Nel corso degli interventi è emersa l’indicazione di migliorare i processi di concretizzazione dei dettati della legge ed è stato proposto di mettere a sistema tutte le normative che affrontano il tema del corrispettivo sociale. È stato suggerito anche di favorire percorsi formativi per affrontare al meglio i processi di valorizzazione e rendicontazione sociale. Positivo, infine, il giudizio sugli aspetti della legge che innovano il ruolo dei servizi sociali erogati dalle Asl e che mettono a sistema i rapporti tra soggetti pubblici e soggetti privati e del terzo settore.