Una mandibola di rinoceronte del Pleistocene al Museo di storia naturale

Il reperto è stato ritrovato ad Arcille e restaurato dalla Soprintendenza.Un'attrazione in più per i visitatori quando la struttura riaprirà al pubblico.Grosseto: Alla riapertura dei musei ci sarà da ammirare un reperto eccezionale in più per i visitatori del Museo di storia naturale della Maremma. La struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura diretta da Andrea Sforzi, infatti, ora ospita in una delle vetrine al secondo piano una mandibola di rinoceronte risalente al Pleistocene.

Ma che ci faceva un rinoceronte in Maremma in quell'era geologica? «Nel tempo – spiega il direttore del Museo di storia naturale della Maremma, Andrea Sforzi – molte forme animali e vegetali diverse si sono susseguite nel territorio nel quale attualmente viviamo. Soprattutto nel Pleistocene la fauna esistente era molto simile a quella africana: c'erano iene, leoni e appunto rinoceronti. Per questo capita ogni tanto nel nostro territorio di trovare ancora reperti fossili molto importanti di queste specie. Proprio com'è accaduto recentemente nell'area di Arcille: su segnalazione di Riccardo Chessa, infatti, è stata ritrovata una mandibola di rinoceronte. Si tratta di Stephanorhinus etruscus, una specie nota nell'intervallo tra 2.6/2.5 e 1.7/1.6 milioni di anni fa. Era un rinoceronte di ambiente misto, probabilmente dotato di labbro prensile. Un po' un sostituto ecologico dell'attuale rinoceronte nero, Diceros bicornis, ma più leggero e scattante, con arti relativamente più slanciati. Il reperto è stato affidato agli esperti della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Siena, Grosseto e Arezzo: il restauro è concluso e finalmente possiamo ospitare la mandibola nel nostro museo. Con la speranza di poterla presto mostrare al pubblico».

 

 

 

 

 

 

 

 

La responsabile del recupero, per la Soprintendenza, è stata Simona Pozzi. «Mi sono occupata del restauro di questo magnifico reperto fin dal momento in cui è stato rinvenuto nei pressi di Arcille – spiega Simona Pozzi – e questo è stato senza dubbio un vantaggio per le operazioni di recupero. Avere un restauratore fin dai primi momenti è fondamentale per riuscire ad avere la migliore conservazione possibile. In seguito al ritrovamento, al laboratorio della Soprintendenza ci siamo occupati della ripulitura, della conservazione e dell'integrazione delle parti mancanti». E il risultato è già esposto in una vetrina del Museo di storia naturale della Maremma. In attesa che le disposizioni anti-Covid permettano la riapertura delle strutture museali, è possibile ammirare la mandibola di rinoceronte e ascoltare la sua storia nell'ultimo video della serie “Fondazione racconta” dedicato al Museo di storia naturale e a questo reperto, che sarà pubblicato da giovedì 25 marzo sui canali social (Facebook e Instagram) di Fondazione Grosseto Cultura.