Venerdì 29 gennaio, ore 18 su  piattaforma Zoom Grosseto: Che rapporto c’è tra la capacità di cura, così legata all’empatia e alla relazione, e la giustizia, fatta di valori astratti e norme?

Elena Pulcini, docente di filosofia sociale all’Università di Firenze, smonta il dualismo di queste due qualità umane e ne vede e ne sostiene le intime assonanze. Sostenendo che devono intrecciarsi e andare di pari passo, perché l’etica deve misurarsi sui destini del mondo: tutti siamo vulnerabili, interdipendenti e bisognosi di cura.

Quest’ultima deve perdere la cifra svalutativa che le ha dato la società contemporanea basata sul profitto e l’individualismo, considerandola un fatto privato, e diventare invece un’attitudine e una risorsa sociale per combattere le ingiustizie. Facendo leva su quei sentimenti e quelle passioni che caratterizzano l’umano: l’amicizia, la generosità, il rispetto, la compassione, la solidarietà, l’indignazione, e naturalmente l’amore.

Coltivando i sentimenti morali presenti nella vita delle persone reali. Perché l’etica come l’aspirazione alla giustizia ha radici emotive e affettive. Il percorso di Elena Pulcini – iniziato nel 2009 con La cura del mondo, Paura e responsabilità nell’età globale – ci porta quindi a non vedere cura e giustizia come antitetiche, ma complementari, solidali nella ricerca di una consonanza affettiva che crei comunità. E nel delineare la figura del “soggetto emozionale” ci dà una speranza concreta e fattiva per uscire dal buio in cui la pandemia e l’aumento delle diseguaglianze ci hanno gettato.

Per accedere alla conferenza Zoom inviare una mail a: raccontincontri@yahoo.it