Fonderia Leopolda: 'Il Teatro Fuori dal Teatro'... spettacoli e incontri 'a 1 metro di distanza'

Follonica: L'attività del Teatro Fonderia Leopolda riprende, per la stagione estiva, dopo la brusca interruzione causata dall’epidemia di coronavirus.

Un’attività che, a dire il vero, non si è mai fermata, grazie al progetto Il Teatro Fuori dal Teatro (spettacoli e incontri “a 1 metro di distanza”) ideato dal direttore artistico Eugenio Allegri: “Abbiamo voluto mantenere attive” – dice Allegri – “anche con l’utilizzo di spazi alternativi, sia l’attività teatrale, sia la relazione stessa che intercorre tra teatro ed utenti, così come quella tra teatro e protagonisti, anche con l’ausilio di nuovi linguaggi e nuove tecnologie”.

eugenio_allegri_dirttore_artistico.jpgGià dal 2 aprile scorso (per tutti i giovedì fino alla fine di maggio), sulle pagine Facebook e sul canale You Tube del teatro, sono state proposte sia “Pillole di Teatro”, sia spettacoli “on line”, tratti da produzioni, residenze e percorsi didattici, registrati proprio nel teatro di Follonica. Un percorso che, oltretutto, ha consentito di avviare la prima ossatura dell’archivio digitale del teatro.

Da adesso in poi il progetto prosegue alla presenza del pubblico. Sede degli spettacoli sarà il Chiostro del Teatro Fonderia Leopolda (o la sala Leopoldina in caso di maltempo). “Un piccolo spazio con una capienza limitata” – prosegue il direttore artistico – “ma che consentirà di produrre giornate di lavoro per artisti, tecnici e maestranze varie, categorie duramente penalizzate dal periodo di chiusura totale. Soprattutto abbiamo contattato professionisti riconosciuti, alcuni del territorio, altri provenienti da fuori e qualcuno già “vecchia” conoscenza delle tavole del palco della Leopolda.

Per sopperire alla mancanza di spazio per più spettatori, alcuni degli spettacoli saranno trasmessi in diretta streaming sul canale You tube del teatro. Proporremo, in definitiva, ben quattro rassegne in una, per accompagnare il pubblico (dal vivo e on line) fino ad autunno inoltrato, quando contiamo di riaprire la sala grande. Un’attività intensa resa possibile grazie al contributo della Regione Toscana nell’ambito dei progetti d’interesse regionale, e dalla Fondazione Cassa Risparmio di Firenze che accolse a suo tempo la nostra richiesta di modificare, causa l’emergenza epidemiologica, il percorso teatrale annuale già inserito nella linea di finanziamento Nuovi Pubblici”.