Futuro RSA di Scansano: 'Asl, mai parlato di chiusura'

Scansano: Sul futuro della RSA San Giovanni di Dio di Scansano, la Asl Toscana sud est non ha mai parlato di chiusura.

"Creare allarmismi diffondendo informazioni inesatte, - precisa una nota dell'Asl sud est -  come è avvenuto ieri sui media locali non giova ai pazienti ospiti della struttura, ai loro familiari, alle persone che vi lavorano e in generale ai cittadini.

L’impegno della Società della Salute e della ASL TSE è di mantenere i servizi sul territorio e, quando possibile, farli crescere, impegnando tutte le risorse a disposizione per garantire prestazioni che, nel caso specifico delle RSA, sono studiate ed erogate di concerto con gli Enti locali che hanno quindi altrettante responsabilità nei confronti dei cittadini.

I problemi della RSA di Scansano sono legati piuttosto a delicate condizioni strutturali. Il nodo su cui ragionare è valutare la convenienza di investire in una struttura che comunque, per tipologia di edificio, resterebbe poco adatta alle esigenze delle persone che vi risiedono o trovare altre soluzioni. A tale riguardo, non più tardi di qualche giorno fa, in un incontro con l'attuale sindaco, la Direzione Asl ha convenuto di vagliare le varie possibilità per garantire la presenza della RSA a Scansano, definendo percorsi condivisi per reperire le eventuali risorse necessarie, portando anche la questione all'attenzione della Regione e affrontare la questione con la Società della Salute che assume a breve la titolarità della struttura.

Da tempo infatti è in corso una discussione all’interno della Giunta della Società della Salute sull'opportunità di gestire direttamente il settore della “non autosufficienza” (comprese quindi le RSA di proprietà della ASL). Questa ipotesi, ovviamente, non prevede, e non è mai stata paventata, la possibilità di ridurre i posti letto per anziani non autosufficienti in RSA.

Su questi elementi la Società della Salute e l’Azienda sanitaria dedica il proprio impegno, a dimostrazione che c’è attenzione costante ai bisogni sanitari e socio-sanitari dei cittadini", così termina la nota.