All’Argentario è tornato Istranka, il panfilo di Tito

Monte Argentario: E’ tornato all’Argentario e ormeggia alla storica banchina della Pilarella a Porto Santo Stefano lo yacht “Istranka”, imbarcazione lussuosa costruita nel 1959 che appartenne a Josip Broz noto con il nome di battaglia Tito, presidente jugoslavo.

Fascinoso panfilo di 44 metri di lunghezza 8 metri di larghezza, può ospitare fino a 8 persone in 4 camere ed è in grado di trasportare fino a 8 membri dell'equipaggio a bordo per garantire il confort di uno yacht di lusso. Interni di stile senza tempo, splendidi arredi e sontuosi posti a sedere caratterizzano tutto per creare un'atmosfera elegante e confortevole con aria condizionata, connessione WiFi a bordo, palestra/attrezzature sportive. Istranka è capace di raggiungere i 17 nodi a pieno regime, con una velocità di crociera di 14 nodi. Ai tempi di Tito lo yacht ospitò tra gli altri la croata Sylva Koscina, Sophia Loren, Elisabeth Taylor e Yul Brinner e tanti altri attori e attrici di mezzo mondo ricevuti a bordo da Jovanka, la terza moglie del Maresciallo Tito l’Istranka anche oggi riceve personaggi importanti della finanza e della mondanità e oltre all’Argentario d’estate fa rotta nei più bei porti turistici italiani e francesi.

Artemare Club piace ricordare che Tito per gli spostamenti presidenziali marittimi usava un’altra nave, una bananiera italiana di
nome Ramb III trasformata durante la guerra in un incrociatore ausiliario requisita in seguito dai tedeschi e ribattezzata Kiebitz
affondata il 5 novembre 1944 mentre era ormeggiata a Fiume, recuperata fu dapprima utilizzata come nave scuola col nome di Mornar e in seguito riattrezzata come panfilo presidenziale cambiando il nome in Galeb - gabbiano in italiano e che  il molo della Pilarella di Porto Santo Stefano è una delle banchine più famose del Mediterraneo, in 150 anni di yachting ha visto ormeggiare panfili illustri, dall’Urania dei Conti Ginori allo Yela di Re Vittorio Emanuele III, dall’Elettra di Marconi alle barche di Gianni Agnelli fino ad arrivare ai decenni scorsi con le barche di Dennis Conner, Olin Stephens e l’anno passato il Sokar, il megayacht famoso per essere stato il nido d’amore di Lady Diana e il compagno Dodi Al Fayed, tanto per citarne alcune.