Non solo Sapiens: i toscani hanno in sé la più alta percentuale di DNA Neanderthal del mondo

Se l’uomo Sapiens è l’unica specie umana arrivata fino ai giorni nostri, i nostri antenati hanno condiviso il pianeta con altri ominidi preistorici la cui sofisticatezza tecnologica non aveva nulla da invidiare a quella Sapiens. Tra questi i più celebri sono sicuramente i Neanderthal, che però sono ancora oggi avvolti nel mistero e vittime di molti stereotipi. Non tutti sanno, inoltre, che in un certo senso i Neanderthal sono ancora tra noi, soprattutto in Toscana.


I nostri cugini preistorici

Per quanto misteriosi possano essere, i Neanderthal non hanno mai smesso di affascinarci. Questi nostri cugini condividono infatti con noi moltissime caratteristiche ma sono anche sufficientemente diversi dai Sapiens da intrigarci e a portarci a chiederci cosa significasse davvero essere un Neanderthal e non un Sapiens. Sono in tanti a essersi posti queste domande, e i più curiosi possono essere accompagnati dai Neanderthal nella vita di tutti i giorni grazie alle loro storie raccontante attraverso diversi media. Libri come L’ultima dei Neanderthal di Claire Cameron ed edito da SEM, raccontano degli ultimi strenui tentativi dei Neanderthal di tenere in vita la loro specie destinata all’estinzione. Slot machine come Anderthals del casinò digitale Betway Online Casinò reinterpretano in chiave fumettistica questi uomini primitivi rendendoli i protagonisti e le figure principali del gioco. Documentari come quelli presenti su RaiPlay, ci raccontano invece la vita dei Neanderthal con un approccio più storico e scientifico aggiornandoci anche sulle ultime scoperte a riguardo.

Purtroppo però alcuni stereotipi sono duri a morire. Anche se oggi vengono sempre più spesso pubblicati libri come Kindred: Neanderthal Life, Love, Death and Art di Rebecca Wragg Sykes e, che offrono nuovi spunti sui Neanderthal e provano il fatto che questi uomini primitivi non erano selvaggi arretrati ma erano stati in grado di sviluppare società complesse, molti ancora pensano ai Neanderthal come a dei bruti sconfitti dal più intelligente uomo Sapiens. I nostri cugini hanno invece popolato le nostre terre per centinaia di migliaia di anni, sopravvivendo a diverse ere glaciali e dimostrando intelligenza e capacità di adattamento che nulla hanno da invidiare a quelle dei Sapiens. Incontrando i Neanderthal, anche i nostri antenati avranno riconosciuto delle somiglianze con questi ominidi, tanto da portarli ad accoppiarsi con loro e dare vita a dei bambini con sangue sia Neanderthal che Sapiens.



Siamo tutti un po’ Neanderthal

Purtroppo, intorno ai 40.000 anni fa, i Neanderthal hanno perso la battaglia contro la sopravvivenza e si sono misteriosamente estinti, cosa che ancora oggi confonde molti studiosi che non sono concordi sulle ragioni della fine di questi nostri cugini. I geni Neanderthal sono però sopravvissuti, generazione dopo generazione, attraverso gli eredi di quei bambini nati dall’incontro dei Neanderthal con i Sapiens. Secondo gli studiosi, quindi, in quasi tutti noi c’è un po’ di Neanderthal. Sembra infatti che solo alcune popolazioni sub-sahariane siano prive di questi geni, mentre le migliaia di anni che i Neanderthal hanno passato in Eurasia, e le successive migrazioni in giro per il mondo dei loro eredi, hanno portato il loro codice genetico a diffondersi in quasi tutto il mondo.

La percentuale di Neanderthal in noi è però abbastanza bassa e non supera solitamente il 4%; i più curiosi possono scoprire quanto Neanderthal c’è in loro facendo un test del DNA, che tra i risultati elenca anche la presenza di questi geni e le caratteristiche a cui essi sono legati. Se quindi quasi tutto il mondo è un po’ Neanderthal, sembra che l’Italia, e in particolare la Toscana, vanti un primato. Secondo uno studio di John Hawks pubblicato su 1000 Genomes, in cui sono stati analizzati i genomi delle diverse popolazioni mondiali, proprio in Toscana spiccavano le percentuali più alte di geni Neanderthal, che nella regione raggiungevano anche il 4%. Che i Neanderthal avessero abitato in Toscana non è un mistero perché, come racconta un articolo pubblicato su Focus, sono stati rinvenuti manufatti e resti a loro appartenenti, ma stupisce sapere che i loro geni abbiano resistito così tanto proprio in questa regione.


Anche se siamo Sapiens, in quasi tutti noi c’è un po’ di Neanderthal, e non dobbiamo vergognarcene. Questi nostri cugini preistorici erano altamente sofisticati e, anche se la loro estinzione è ancora avvolta nel mistero, continuano a vivere nel nostro genoma anche dopo migliaia e migliaia di anni.