Curiosità: '500 anni fa Magellano scoprì che il mare 'connette' tutto Mondo'

Monte Argentario: Si solo il mare connette realmente il mondo e il 1 novembre 2020 segna il 500° anniversario dell’impresa navale di Magellano e Artemare Club ricorda ai suoi soci e simpatizzanti e non solo la spedizione guidata da Fernando Magellano e Sebastian Elcano, riportata negli scritti di Antonio Pigafetta, che in quel giorno cominciò ad esplorare il canale all’inizio battezzato come lo Stretto di “Todos Los Santos- Tutti i Santi”, dedicato all’omonima festa che si celebra appunto il primo di novembre, successivamente conosciuto come lo Stretto di Magellano.

Questo passaggio di mare ha permesso per la prima volta di circumnavigare la terra, evento importantissimo non solo per il mondo della navigazione ma anche per la storia dell’umanità e che segna per alcuni studiosi il vero inizio della globalizzazione. Lo stretto, è all'estremità dell'America Meridionale e divide questa dalla Terra del Fuoco e dalle isole Dawson, Clarence, Santa Inés e Desolación. Lungo circa 500 km. è assai tortuoso, probabilmente l'ultimo residuo di più numerosi ed estesi bracci di mare che in epoche geologiche passate congiungevano i due oceani.

Dello stretto taluno ha sostenuto, ma con poco fondamento, che si conoscesse l'esistenza anche prima del viaggio di Magellano che lo percorse dal 21 ottobre al 27 novembre 1520, si hanno solo documentazioni di un'altra quindicina di traversate nel sec. XVI, celebre quella di Francis Drake e qualche secolo dopo quella di Charles Darwing. Sulle coste, pochissimo abitate gli approdi sono scarsi il maggiore è Punta Arenas e sulla costa sudamericana e quasi dirimpetto sulla Terra del Fuoco è Porvenir. Lo stretto, su entrambe le coste, appartiene al Chile. Oggi la navigazione vi ha importanza solo per il traffico col Cile; ma per esso passa appena il 3% del tonnellaggio che fa capo ai porti cileni.

Lo stretto di Magellano continua ad alimentare lo spirito di avventura dei viaggiatori ed evoca un’epopea in uno dei luoghi più inesplorati dall’uomo e dalla scienza, ancora oggi, infatti, non si conosce molto della flora e della fauna sottomarina di questo territorio.