La scuola di Via Mazzini con i carabinieri forestali per la creazione del 'Bosco diffuso'

di Tìndara Rasi Grosseto: Quercus ilex, Laurus nobilis, Arbutus unedo, questi i nomi latini di alcune delle piante autoctone che sono state messe a dimora in alcune scuole della provincia di Grosseto, coinvolte nel progetto di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali dei Carabinieri Forestali “Un albero per il futuro”.

L’iniziativa, promossa dai Centri Nazionali di Biodiversità Forestale (CNBF) di Peri (VR) e Pieve Santo Stefano (AR), si è estesa alle scuole di tutta Italia, con un percorso triennale a cura dei Reparti Biodiversità e dei Carabinieri Forestali delle varie province. Le scuole coinvolte, dopo aver aderito tramite un form del Raggruppamento Biodiversità e del Ministero della Transizione Ecologica, hanno ricevuto in dono dai vivai aderenti i vasi ecosostenibili con le piante da mettere a dimora presso i propri spazi esterni.

Alla Scuola “G. Tombari” di via Mazzini, facente parte dell’Istituto Comprensivo Grosseto 2, affidato attualmente in reggenza al Dirigente Angelo Salvatore Costarella e guidato dalla Dirigente Laura Superchi, l’iniziativa è stata effettuata lunedì 22 novembre, subito dopo la “Giornata Nazionale dell’Albero” istituita dall’ex Ministero dell’Ambiente. La piantumazione delle piantine scelte per l’occasione in base a rigorosi aspetti fitoclimatici, ha puntato a sensibilizzare gli alunni e le famiglie su alberi locali che i bambini impareranno a conoscere meglio, interessandosi alla tutela e al rispetto verso le specie più a rischio. Ma soprattutto, dopo la Conferenza ONU sul clima “Cop26” appena conclusa a Glasgow, la cerimonia ufficiale ha dato modo di sensibilizzare gli studenti sulla riduzione delle emissioni di CO2, che passa anche attraverso la maggiore presenza sul suolo delle aree cittadine di specie arboree. L’aumento del livello di biodiversità e del risparmio di emissioni carboniche, è il primo punto per apportare un beneficio al nostro ambiente e alla salute del pianeta, e coinvolgere gli alunni di questa fascia di età su tale tematica è stato l’obiettivo dei Carabinieri Forestale presenti e dei docenti aderenti all’iniziativa.

I bambini del plesso di via Mazzini hanno atteso con ansia l’evento previsto verso le ore 11, mostrando i loro elaborati e i loro manufatti alla presenza del personale scolastico coinvolto nei festeggiamenti, del Tenente Colonnello Alessandra Baldassarri Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Grosseto, del Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica Colonnello Giovanni Quilghini, del colonnello Giuseppe Adinolfi del Comando Provinciale di Grosseto, del Comandante di Stazione Forestale Maresciallo Marco Ariolli e dell’Appuntato Francesca Forcelloni. Presente anche il prefetto Paola Berardino e il Procuratore capo Maria Navarro. Hanno assistito all’evento anche rappresentanti della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco.

L’assessore all’Istruzione, Pari opportunità, Politiche giovanili e Gentilezza per il Comune di Grosseto Angela Amante, ha dichiarato che l’amministrazione comunale ha supportato con orgoglio la manifestazione, perché è importante investire anche in termini di attenzione sociale sul futuro verde della città di Grosseto rendendola ogni giorno più a misura di bambini. Il vescovo emerito Rodolfo Cetoloni ha infine letto il Cantico delle Creature e l’Ofm padre Gabriele Maria Monnanni ha benedetto le tre piantine collocate nell’area laterale del cortile.

La celebrazione si è conclusa con i doni delle classi partecipanti alle istituzioni presenti e la targa commemorativa donata alla scuola dal Gruppo Carabinieri Forestale di Grosseto e dal Reparto carabinieri Biodiversità di Follonica.
Le tre piante, così come previsto dalla stessa iniziativa, sono state corredate da un QR-Code per registrarle e georeferenziarle, in modo che la loro cura e la loro crescita sia monitorabile sul sito www.unalberoperilfuturo.rgpbio.it  da parte di tutti gli alunni.

La condivisione degli alberi messi a dimora e inseriti poi sulla mappa digitale, permetterà di tracciare la realizzazione di un grande “bosco diffuso” a livello nazionale, attuato con le adesioni delle scuole coinvolte, compreso dunque il plesso di via Mazzini.