Porto Sostenibile: al via la fase operativa dello standard che misura il grado di sostenibilità dei porti turistici

Genova: Avviata  la  fase  operativa  del  modello  Porto  Sostenibile®,  lo  standard  per  la  gestione sostenibile dei Marina Italiani, che è stato presentato al 61° Salone Nautico  di  Genova  ad  una  platea  di  operatori  del  settore  della  Nautica  da  Diporto,  nello stand ASSONAT-Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici.  A  fare  gli  onori  di  casa è l’Avv. Luciano Serra, Presidente ASSONAT -  Confcommercio Imprese  per  l'Italia.

“È  un  progetto  superiore  e  innovativo  a  cui  teniamo  molto”,  ha dichiarato durante il suo intervento “il modello è completo e alla portata del settore della Nautica da Diporto italiana, che chiede a gran voce uno sviluppo sempre più sostenibile delle strutture ricettive. Saranno le linee guida del nostro prossimo futuro, anche perché ancora non abbiamo una cultura avanzata su tali tematiche e dobbiamo dare ancora più qualità e affidabilità ai nostri clienti. Porto Sostenibile® sarà il fiore all’occhiello per i porti turistici  italiani,  anche  perché  tutelare  l’ambiente  nel  quale  lavoriamo  significa  fornire ospitalità nel migliore dei modi”. 

Il progetto Porto Sostenibile® nasce dalla necessità di adottare nuove strategie orientate allo  sviluppo  sostenibile  per  incrementare  la  competitività  e  la  qualificazione  della  filiera Nautica  da  Diporto,  e  dalla  volontà  di  comunicare  in  maniera  oggettiva  e  trasparente  le prestazioni del settore agli Stakeholder, con particolare riferimento alla Pubblica Amministrazione locale.  Il  modello,  sviluppato  attraverso  un  gruppo  di  lavoro  guidato  da  ICStudio  Srl,  partner tecnico da  oltre dieci anni  di  ASSONAT,  consente  di  valutare  il  Grado  di  Sostenibilità  di un Marina attraverso un Capability Model strutturato in 5 livelli di maturità organizzativa e 100 indicatori di prestazione suddivisi in 7 ambiti strategici: qualità del servizio al Cliente, gestione  della  destinazione  turistica, responsabilità  ambientale  e  impronta  climatica, responsabilità sociale e sicurezza dei lavoratori e degli ospiti, responsabilità amministrativa d’impresa, innovazione digitale, affidabilità economica.   

L’attestazione  dei  risultati  sarà  effettuata  da  Enti  Terzi  Indipendenti attraverso la valutazione  del  livello  di  maturità  esistente  nella  gestione  per  obiettivi  e  la  verifica  delle prestazioni  raggiunte  sugli  indicatori  di  sostenibilità  dal  Marina.  L’attestazione e i relativi risultati saranno disponibili per il concessionario in Blockchain per scopi di immutabilità ed
autenticità.   
 
Parte  fondamentale del processo di introduzione del modello nei Marina è legato all’accrescimento delle competenze del personale, e sarà svolto attraverso un percorso di formazione continua, accreditato dal Comitato per l’Ecolabel ed Ecoaudit – Sezione Emas Italia – ISPRA.   
Lo ha illustrato l’Ing. Salvatore Curcuruto, Dirigente del Servizio Certificazioni Ambientali di  ISPRA  in  materia  di  Emas,  Ecolabel,  GPP,  che  nel  suo  intervento  ha  evidenziato:  “è un’iniziativa  lodevole  e  ritenuta  tecnicamente  molto  valida.  ISPRA  è  disponibile  a sostenere  percorsi  volontari  di  sostenibilità  come  Porto  Sostenibile®,  che  gli  operatori della  Nautica  da  Diporto  stanno  intraprendendo  con  volontà  e  determinazione.  I  diversi Porti turistici già registrati Emas potranno sicuramente rappresentare un valore aggiunto nella riuscita del progetto”.  Il modello Porto  Sostenibile include il calcolo della Carbon Footprint di Organizzazione secondo lo standard internazionale ISO 14064:2019.

Ogni Marina potrà quindi avviare un percorso  virtuoso  di  certificazione  e  comunicazione  ambientale  della  propria  impronta climatica nonché di  mitigazione della C02eq emessa, fino al raggiungimento della neutralità carbonica (Marina Carbon Neutral).  Il  modello  contempla  inoltre  i  requisiti  della  ISO  13687-1:2017  “Requisiti  minimi  per  i servizi  base  offerti  dai  porti  turistici”,  pertanto  i  Marina  potranno  anche  avviare  un percorso di certificazione secondo tale standard internazionale.  La fase sperimentale del progetto si è appena avviata con il coinvolgimento di un “gruppo
pilota”  composto  da  20  Marina,  rappresentativo  delle  diverse  tipologie  organizzative esistenti nel panorama nazionale, con l’obiettivo di recepire e modellizzare le prestazioni e le best practices di settore attualmente disponibili nella Filiera della Nautica da Diporto Italiana.  

“È  un  progetto  ambizioso  basato  su  metriche e standard internazionali”,  ha  dichiarato l’Ing. Fabrizio Cananzi al  termine del suo intervento, “abbiamo  anni  di  esperienza  alle spalle e possiamo mettere a disposizione le nostre competenze al servizio dei Concessionari  che  intendano  raggiungere  successi  imprenditoriali  sostenibili,  avvalorati
da risultati concreti, riconosciuti e confrontabili in ambito internazionale”.