Walter Massetti: Vetulonia discriminata dalla direzione nazionale delle aree archeologiche'

Vetulonia: Cambiano i dirigenti alla guida delle Aree archeologiche nazionali di Cosa (Orbetello), Roselle (Grosseto) e di Vetulonia, ma per quanto riguarda la nostra realtà, anche la neodirettrice non ha accolto nessuna delle richieste che le ho avanzato, lasciando tutto come ha trovato».

Lo afferma Walter Massetti, assessore delegato alla valorizzazione delle aree archeologiche castiglionesi, dopo aver letto sulla stampa le recenti dichiarazioni della funzionaria.

«La direttrice Sarti – ricorda Massetti - ha assicurato di dare priorità alla ricerca di visibilità per tutte le aree archeologiche, ma forse non si è accorta che nel farlo ci sta penalizzando. In che modo? Non destinando maggior personale di cui dispone alle aperture al pubblico nelle aree vetuloniesi. Questa sua organizzazione ci colloca, di fatto, ad un livello di inferiorità rispetto ai siti di Cosa e di Roselle, dove sono attualmente in vigore orari di accesso decisamente superiori e distribuiti su tutto l’arco della settimana, facendo diventare Vetulonia la Cenerentola delle aree archeologiche maremmane».

Vetulonia. La Domus dei Dolia con il dolio restaurato e ricollocato nel vano-magazzino copia.JPG«Quello che si sta verificando – tiene a precisare Massetti – è un serio danno all’immagine turistica di tutto il nostro territorio. L’importante investimento promozionale messo in atto su Vetulonia dall’amministrazione comunale é stato seriamente compromesso. Un Comune come il nostro, che vanta un numero di presenze tali da essere classificato come secondo in tutta la Toscana, non può permettersi di avere disponibile al pubblico le tombe etrusche, su cui è permeato il turismo archeologico e culturale solo tre ore e mezza per cinque giorni alla settimana».

«Sappiamo tutti – conclude l’assessore - che la presenza degli scavi a Vetulonia produce un forte indotto turistico durante tutto l’arco dell’anno, soprattutto nei mesi estivi, ma dover dire agli ospiti che non potranno terminare il tour vistando la “Tomba della Pietrera” ed il resto delle necropoli è davvero controproducente per l’immagine di una piccola realtà che sta facendo di tutto per essere competitiva».