Diocesi, riflessione in occasione inaugurazione del 'crematorio' di Grosseto

Nella circostanza della inaugurazione ufficiale del crematorio di Grosseto, presso il cimitero comunale di Sterpeto, avverto il bisogno di offrire questa riflessione. Grosseto: Quello del crematorio è un servizio pubblico di cui, in questo ultimo anno, si è percepita più chiara l'opportunità, non solo per il nostro territorio, ma anche per aiutare realtà cimiteriali sovraccariche e in difficoltà.

I nostri defunti meritano davvero tanto rispetto e dignitosa presa in cura delle loro salme, che i parenti affidano ai vari operatori cimiteriali, alle agenzie funebri e agli uffici a ciò delegati.

Per la Chiesa e la fede cristiana la linea più consona resta quella della inumazione nel cimitero (là dove i nostri morti riposano in attesa della resurrezione), ma anche la cremazione è accettata ed è opportuno fare tutto il possibile perché sia vissuta con la dovuta sacralità e l'accompagnamento della fede.

Circa la conservazione delle ceneri è bene ricordare che le indicazioni di regola sono che essa avvenga in un luogo sacro a ciò preposto: cimitero e altra struttura dedicata.

Il momento di oggi è un'occasione per esprimere stima a coloro (agenzie funebri, uffici comunali, Asl, operatori dei cimiteri e del crematorio) ai quali, per alcuni servizi, vengono affidati i resti mortali dei nostri cari. E’ anche occasione di ricordarsi tutti del valore umano e cristiano di cui essi si occupano.

Un lavoro serio e delicato, il loro, che coinvolge i sentimenti più profondi della propria sensibilità umana.

+Rodolfo, vescovo