La scuola Bugiani presenta un progetto sul linguaggio e la parità di genere

Presentazione del progetto “Le parole contano, le parole sono sassi, le parole siamo noi” della classe IID della scuola secondaria di primo grado A. Bugiani. Follonica: La classe II D della scuola secondaria di primo grado A. Bugiani, I.C. Leopoldo II di Lorena, giovedì 21 illustrerà al sindaco Andrea Benini e agli assessori Catalani, Giorgieri e Ciompi l’attività svolta tra la fine di novembre e i primi di dicembre, riguardante gli stereotipi di genere e la violenza sulle donne.

Tale iniziativa, coordinata dalla Prof. Laura Parisi, è stata in parte realizzata anche nel difficile momento della DAD in cui si sono trovate le classi seconde a causa della quarantena e poi del conseguente periodo di sospensione delle attività in presenza.

Il progetto non si è fermato anche nella didattica a distanza perché gli alunni hanno dimostrato interesse e motivazione ed è continuato con la riapertura della scuola il 9 dicembre scorso. L’insegnante ha coinvolto i ragazzi tramite la creazione di un Padlet, uno strumento che semplifica la collaborazione poiché permette di creare bachehe virtuali condivisibili, documenti e pagine web. È molto versatile e semplice da utilizzare, consente di lavorare insieme a documenti condivisi in modo collaborativo, come un muro virtuale e su di esso i ragazzi hanno riversato le loro ricerche su pubblicità, video, canzoni, modi di dire sessisti.

bugiani.jpg“Spesso – dichiara il sindaco Andrea Benini – derubrichiamo le questioni che riguardano il linguaggio a cose di poco conto, che, rispetto ai “veri” problemi assumono un’importanza irrisoria. Le parole, invece, sono tutto; esprimono il nostro modo di vedere il mondo e ci aiutano a costruire il nostro sistema di relazioni. A seconda delle parole che scegliamo di usare mostriamo rispetto lungimiranza e gentilezza oppure brutalità e grettezza.

I ragazzi e le ragazze della IID della Bugiani hanno, tramite questo progetto, avuto modo di capire come spesso, in contesti quotidiani e molto popolari, quali quelli della pubblicità e della musica, vengano inseriti messaggi misogini che da quei canali riescono ad entrare nelle vite di ciascuno di noi.”

Grazie a queste attività la classe IID ha preso consapevolezza di come certe affermazioni, certi messaggi che sembrano passare inosservati, rimangano invece nella nostra vita e come la possano condizionare. Ne sono seguite discussioni che hanno dato luogo ad un video e ad una raccolta di pensieri su quanto elaborato.

I ragazzi sono risultati interessati e coinvolti, oltre che colpiti dall’iterazione di una comunicazione stereotipata e violenta. Le docenti dell’Istituto hanno avuto un’apposita formazione sulle tematiche sulle quali la prof.ssa Parisi ha lavorato ed il progetto si inserisce pienamente nelle finalità dell’Istituto esplicitate nel PTOF, volto alla formazione di cittadini attivi e consapevoli che sappiano valorizzare le differenze e le diversità e sappiano acquisire competenze che favoriscano lo sviluppo dell’autonomia personale e della riflessione critica.