Cordoglio di Artemare Club per la morte dei peacekeeper della MFO in Sinai

Monte Argentario: Profondo dolore tra i soci e i simpatizzanti di Artemare Club per gli otto peacekeeper, sei americani, un francese ed un ceco della Forza Multinazionale e degli Osservatori – MFO morti nell’incidente di elicottero nel Sinai nel corso di una "missione di routine" nei pressi di Sharm el Sheikh non lontano dalla base navale della componente italiana alla missione internazionale di Pace.

L’Italia partecipa alla missione M.F.O. attraverso il Decimo Gruppo Navale Costiero, dislocato a Sharm el Sheikh e composto da 78 militari e le 4 navi Esploratore, Sentinella, Vedetta e Staffetta di cui 3 dislocate in Sinai presso la Coastal Patrol Unit ed una in Patria, sottoposta al ciclo di manutenzioni periodiche.

La Penisola del Sinai.JPGE’ bene ricordare l’importante impegno internazionale della Marina Militare Italiana nella missione iniziata 38 anni fa, nel 1982 a seguito del trattato di pace di Camp David che sancì la fine dei conflitto, con il compito principale delle unità navali di assicurare la libera navigazione ed il transito nello stretto di Tiran e nella parte meridionale del Golfo di Aqaba, in aderenza a quanto previsto dall’articolo 5 del trattato di pace tra Egitto ed Israele

. La missione consiste nel pattugliare l’area di responsabilità, osservare, riportare il traffico marittimo e segnalare qualsiasi comportamento illecito nonchè supportare le autorità locali nelle operazioni di ricerca e soccorso e la tutela dell’ambiente marino. Da allora le unità della Marina Militare svolgono annualmente 5000 ore di pattugliamento nello Stretto di Tiran controllando transito di circa 1200 navi mercantili.

Migliaia sono stati in tutti questi anni i “marinai del deserto”, ufficiali, sottufficiali e marinai della nostra Marina, che hanno prestato servizio e rappresentando l'Italia con onore in Sinai, tra i primi per quasi due anni il comandante Daniele Busetto, timoniere di Artemare Club.