Osservazioni sulla distribuzione delle mascherine ad Orbetello ed in Toscana

Orbetello: Ha suscitato commenti e polemiche la decisione del Sindaco di Orbetello di non distribuire le mascherine date dalla Regione Toscana ai Comuni. In molti hanno scritto in redazione per avere una spiegazione plausibile sostenendo che, senza entrare nel merito se la Regione ha fatto bene o ha fatto male a consegnare le mascherine ai Comuni, non è possibile non chiedersi come può un Sindaco fare una dichiarazione del genere. 

"Gentile Signor Sindaco Casamenti - si legge in una lettera inviata al Sindaco  e al Presidente della Regione Toscana, e per conoscenza alle redazioni locali - seguendo le rassegne stampa e leggendo i giornali apprendo che Lei rimanda indietro le 74.000 mascherine occorrenti alla sua popolazione (5 a persona) perché non ha personale per la  distribuzione.

La Sua decisione è la conseguenza degli errori commessi dalla precedente organizzazione ROSSI. E' stata creata molta confusione dovuta a inesperienza, esigenza di campagna elettorale pro-domo del partito di maggioranza, presunzione (o presuntuosità) di qualche Consigliere o Assessore  Regionale che hanno fatto sì che oggi né le farmacie né le edicole sono disposte alla distribuzione.
Detto quanto sopra, la  Sua decisione è a mio avviso completamente sbagliata, Lei va contro gli interessi dei suoi abitanti.

Sicuramente Lei avrà motivato per cui sarebbe opportuno che  facesse pubblicare dalla stampa locale la lettera che ha inviato alla Regione come sarebbe anche opportuno che tale lettera Lei la pubblicasse sulla sua pagina “FACEBOOK” e sulla bacheca comunale in modo che tutti possano leggere le sue motivazioni.

A mio parere Lei deve distribuire (si inventi qualcosa) queste 74.000 mascherine, non può far perdere le mascherine ai suoi abitanti e, poiché sicuramente arriveranno altre mascherine, proponga alla Regione come vorrebbe che le mascherine fossero distribuite nel Suo Comune. Insomma invece di fare solo opposizione per partito preso, si renda parte attiva e proponga  soluzioni alternative.  

Infine mi farebbe piacere sapere se le mascherine sono arrivate sfuse (per cui i Comuni devono anche imbustarle che dal lato sanitario è completamente errato)  o già in confezione da CINQUE.

E’ assodato che per distribuire in modo corretto ed equo (per evitare i furbetti) occorre farlo con la tessera sanitaria per cui Proponga al Presidente Giani che chieda scusa alle farmacie e alle edicole proponendo loro ancora una volta la distribuzione, che questa volta deve avvenire con tutta altra organizzazione che deve far diminuire del 60% -70%  l’impegno precedente dicendo loro che saranno impegnati in una sola distribuzione e un solo rifornimento al mese e con un numero limitato di confezioni in rapporto ai mesi precedenti.       
Una organizzazione ben fatta, partendo dalla  Regione, permetterebbe una capillare distribuzione entro 7-10 giorni senza ingolfare e quindi senza assembramento.  

Il coinvolgimento contemporaneo delle farmacie, edicole, Comune, e qualche altra categoria ma solo per i Comuni sopra i 10.000 abitanti renderà la distribuzione equa, corretta, senza assembramenti.

Il Comune dovrà prendersi in carico la distribuzione delle mascherine agli abitanti che distano almeno 4 km. dalla farmacia, edicola o negozio se coinvolto e a particolari categorie di persone impossibilitate al ritiro, usi la protezione civile, siamo in emergenza e lo può fare!

Le mascherine devono arrivare già confezionate dalla Ditta che le costruisce (hanno le macchine automatiche) e di conseguenza le fornisce. La Regione le deve comprare alla fonte senza giri di intermediari per cui faccia la gara con tutti i crismi dovuti. Se la Regione ha difficoltà a reperire una Ditta perché il numero è eccessivo, NULLA vieta che per esigenza d’urgenza e sanitaria le acquisti da due ditte purchè siano allo stesso prezzo e alle stesse condizioni e che siano Ditte in possesso di macchinari di imbustamento automatico.                                                                

Se non si cambia organizzazione sarà sempre un CAOS.
E’ inutile che il  Presidente GIANI dica che si fida dei Sindaci dei Comuni. L’uso della tessera sanitaria permette di avere il polso della situazione e sapere anche quante confezioni sono state distribuite effettivamente eliminando furbate varie".