Rimborsi dei viaggi, voucher e procedura di infrazione Ue: occorre una nuova legge

Prosegue la battaglia di Confconsumatori, tra la petizione online e la richiesta di un tavolo di lavoro per una modifica legislativa condivisa. Grosseto: «Piena soddisfazione per la decisione della Commissione europea di avviare due procedure di infrazione contro l'Italia per il mancato rispetto dei diritti di passeggeri e turisti in violazione della legislazione comunitaria che prevede, invece del solo voucher proposto dalle compagnie, la possibilità di scegliere tra questo e il rimborso in denaro».

È la posizione di Confconsumatori. «Buone notizie – spiegano dall'associazione – non solo per gli acquirenti dei titoli di viaggio (biglietti di aerei, treni, traghetti e pullman) che nel periodo di emergenza sanitaria hanno dovuto rinunciare al viaggio, ma anche per coloro che avevano acquistato pacchetti turistici per andare in vacanza.

aeroporto turismo viaggi.jpgGià a maggio la Commissione europea aveva adottato raccomandazioni sull’uso dei voucher e aveva inviato lettere a tutti gli Stati membri per garantire che la legislazione comunitaria fosse rispettata: in queste lettere era spiegato come usare i voucher e si esprimeva preoccupazione nei riguardi di 13 Paesi comunitari sulle possibili violazioni delle norme relative ai diritti dei passeggeri.

L’Italia evidentemente ha deciso di perseverare nell’errore, subendone le necessarie conseguenze, con il rischio, se la procedura d’infrazione dovesse giungere a conclusione, di una salatissima sanzione che pagherebbero, per ironia della sorte, ancora una volta i cittadini». Sul tema è intervenuto anche l'Antitrust ribadendo che la legislazione italiana si poneva in contrasto con quella europea, invitando a un adeguamento.

«Adesso è necessario – afferma l’avvocato Carmelo Calì, responsabile Turismo e trasporti di Confconsumatori – che si proceda subito a una modifica legislativa che garantisca ai consumatori la libertà di scegliere tra rimborso in denaro e voucher e non li costringa a subire l'emissione di quest'ultimo come unica soluzione come previsto, ad oggi, dagli scellerati articoli 88 e 88 bis della legge 27/2000.

Ci auguriamo che prevalga il buon senso e ribadiamo la proposta di un tavolo di lavoro affinché si arrivi a una modifica legislativa condivisa da tutte le parti». Proprio questa, infatti, sarebbe per Confconsumatori la migliore soluzione possibile in quanto i consumatori avrebbero finalmente una legge che li tutela e in caso di mancato rimborso in denaro non sarebbero più costretti a fare causa per riavere i soldi spesi. Anche per questo l'associazione consiglia di non accettare il rimborso a mezzo voucher e ha predisposto alcuni schemi di lettere scaricabili gratuitamente dal sito

www.confconsumatori.it con le quali è possibile contestare alle varie società l’emissione del voucher e chiedere, invece, il rimborso in denaro sia per i biglietti dei viaggi che per i pacchetti turistici. Prosegue anche la petizione online a favore del rimborso in denaro, lanciata sulla piattaforma Change.org: l’iniziativa sta riscuotendo molti consensi e – ad oggi – conta quasi 22mila adesioni in tutta Italia. Tutti i viaggiatori e i consumatori sono invitati a firmare la petizione al link http://chng.it/yMf2kBgj

«Parlamento e Governo – spiegano Mara Colla, presidente nazionale di Confconsumatori, e l’avvocato Carmelo Calì – hanno l’occasione, oltre che il dovere, di rimediare all’errore e consentire che i diritti dei consumatori italiani abbiano pieno riconoscimento. Ci auguriamo che il sordo riprenda l’udito. Confconsumatori proseguirà le proprie battaglie e invita i viaggiatori a segnalare i soprusi che hanno subito o che stanno attualmente subendo».

Confconsumatori mette a disposizione i propri esperti per assistere i consumatori nei rimborsi.

Per contattare lo sportello di Grosseto, in via della Prefettura 3, è possibile chiamare il numero 0564 417849 o scrivere una mail a grosseto@confconsumatori.it.