Domani Don Paolo Gentili festeggia 25 anni di sacerdozio

Il Vicario generale della diocesi fu ordinato da Scola il 24 giugno 1995, è stato vice parroco a San Giuseppe, parroco a Roselle e per 10 anni responsabile dell’ufficio Cei per la famiglia.

Grosseto: Don Paolo Gentili, vicario generale della diocesi di Grosseto, ricorda i suoi 25 anni di sacerdozio. Venne ordinato dal vescovo Angelo Scola nella cattedrale di San Lorenzo il 24 giugno 1995.

Originario del Frusinate, dove è nato nel 1964, all’età di due anni arriva in Maremma con la famiglia. Il babbo, Vincenzo, è stato per molti anni preside dell’Istituto agrario di Grosseto. Anche la madre Annamaria, recentemente scomparsa, era insegnante. Una famiglia molto conosciuta, quella dei Gentili, in Maremma.

duomo grosseto.jpgIl fratello Angelo è il responsabile di Festambiente; un altro fratello, Francesco, è un affermato professionista nel campo della comunicazione e marketing, mentre l’altro fratello ancora, Claudio, è professore associato presso l'Università di Padova, direttore della la rivista di studi e documentazione sulla Dottrina Sociale della Chiesa “La Società” dell'Istituto Toniolo di Verona.

Insieme alla moglie Laura Viscardi si occupa di famiglia e sono autori di molti libri in materia. Insomma, l’humus nel quale si è sviluppata la vocazione di don Paolo è stato vivace e stimolante. Dopo i primi anni a Grosseto, la famiglia si trasferì a Marina e Paolo è cresciuto nella comunità parrocchiale affidata ai Padri Carmelitani. “Negli anni del liceo – ha raccontato in una lunga intervista al settimanale diocesano Toscana Oggi - ho iniziato a frequentare la comunità neocatecumenale ed è in quel cammino di fede che gradualmente è emerso in me il desiderio di consacrarmi totalmente a Dio e al suo popolo”. Nel settembre 1988 l’ingresso nel Seminario romano maggiore. Nella Capitale ha frequentato l’Università Gregoriana, fino al Baccalaureato in Sacra Teologia. Quando, poi, nel 1993 il vescovo Scola decide di riaprire, dopo molti anni, il piccolo Seminario presso Palazzo Gigli, Paolo torna a Grosseto e compie l’ultimo tratto di studi presso l’Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia.

roselle chiesa.jpgDopo l’ordinazione sacerdotale è stato vice parroco a San Giuseppe, successivamente parroco a Roselle. Alle responsabilità parrocchiali don Paolo ha affiancato anche il servizio nella pastorale giovanile e successivamente nella pastorale familiare, che ha rivestito un ruolo centrale nella sua vita, tanto che nel 2009 la Cei lo chiama a Roma per ricoprire il delicato incarico di responsabile dell’ufficio nazionale per la famiglia. Un incarico gravoso, ma anche ricco di stimoli, che lo impegna per dieci anni. Nell’autunno dello scorso anno il rientro in Diocesi, dove il vescovo Rodolfo gli chiede di assumere il servizio di vicario generale.

Pensando ai dieci anni a Roma don Paolo ha commentato su Toscana Oggi: “E’ stato un respiro profondo e bello di Chiesa. Ho visitato quasi tutte le diocesi italiane, intessendo rapporti che rimangono nel tempo e godendo di un osservatorio privilegiato sulla Chiesa, qualche volta toccandone le debolezze e le ferite; il più delle volte gioendo di tanto fermento che c’è. La Chiesa italiana resta un grandissimo ossigeno per la nostra società!”. E ha aggiunto: “Certamente la vita familiare è stata per me una scuola. Mi ha insegnato la concretezza di un Vangelo vissuto nella carne viva del quotidiano, davanti all’ultima bolletta da pagare, o al figlio che si ammala o all’anziano da accudire. La famiglia porta il Vangelo vivo, non standardizzato, ma originale come originale è ogni coppia e ogni nucleo familiare”.

Don Paolo ha ricordato questo anniversario il 19 giugno scorso al monastero di Siloe, in occasione della giornata di ritiro dei sacerdoti. Durante la Messa il vescovo Rodolfo, a nome di tutto il presbiterio, gli ha donato un Crocifisso in ottone e vetri smaltati.