Coronavirus, spostamenti tra Comuni: appello alle regioni confinanti

C'è l'accordo tra Toscana ed Emilia Romagna; mancano Liguria, Umbria, Marche e Lazio Firenze: “La Regione Toscana ha ascoltato il nostro appello ed ha autorizzato gli spostamenti dei cittadini tra Comuni confinanti di Regioni limitrofe. Ci auguriamo che al più presto questa decisione sia condivisa dagli altri presidenti; l’Emilia Romagna lo ha già fatto, aspettiamo Liguria, Umbria, Marche e Lazio. Solo così la norma potrà diventare realmente operativa per le nostre comunità”.

E’ soddisfatto Giovanni Morganti, sindaco di Vernio e primo firmatario di un appello siglato qualche giorno fa con molti altri primi cittadini, in cui si interpretavano le esigenze degli abitanti di territori particolari, spesso montani, con caratteristiche ben diverse dalla maggioranza delle città e dei centri urbani.

L’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Toscana N° 57 del 17 Maggio, al punto 23 delle “Disposizioni per attività specifiche” recita infatti: “A decorrere dal 18 maggio, previa comunicazione congiunta da parte dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai Prefetti competenti, è ammesso lo spostamento anche al di fuori della Regione Toscana, nei limiti del comune confinante, da parte di coloro che abitano in comuni collocati a confine tra Toscana e altre Regioni“.

Una possibilità fondamentale per gli abitanti di queste aree: “Abbiamo molte relazioni familiari (anche strette) a cavallo tra le due regioni - spiega Morganti - con situazioni che, distanziati da pochi chilometri, vedono affetti separati in due regioni diverse. Si rischia di creare nel giro di pochi chilometri, cittadini di serie A e cittadini di serie B” .