‘8 MARZO’, Coldiretti Toscana: ‘Un fiore tricolore per sconfiggere la paura’

La campagna di sensibilizzazione partita da Viareggio nei giorni scorsi proseguirà nei mercati contadini di Campagna Amica della Toscana.

Firenze: A ruba le mimose in Toscana per i festeggiamenti dell’8 marzo, perché i fiori vincono la paura e portano felicità nelle case, con l’invito da parte delle imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa Toscana di adornare balconi, finestre e dare un segnale positivo al mondo, perché il fiore è il simbolo della resilienza e della voglia dell’Italia di non farsi sopraffare dalla paura.

E’ la voglia di reagire che si respira nei Mercati di Campagna Amica di Coldiretti Toscana, in occasione dei festeggiamenti per la festa internazionale della donna, spinta all’acquisto dei fiori tricolori partita proprio da Viareggio che proseguirà ad oltranza per ricreare il clima di fiducia e sostenere le produzioni floricole toscane. Con la scusa del Coronavirus le esportazioni di fiori toscani vengono ingiustamente bloccate alle frontiere con motivazioni pretestuose e grave danno per le imprese tricolori, peraltro proprio nella settimana della Festa della Donna, tradizionale periodo di incremento degli acquisti.

A denunciarlo è la Coldiretti mentre si moltiplicano i casi di carichi di prodotti florovivaistici fermati alle dogane dei Paesi vicini, Francia in primis, e messi in quarantena senza alcuna motivazione plausibile. Il coronavirus – ricorda Coldiretti – non si trasmette, infatti, con le piante e non c’è dunque alcun rischio nella loro immissione sul mercato.

In caduta libera la vendita al dettaglio dei fiori e delle piante fiorite in vaso – secondo la stima tracciata da Coldiretti Toscana -  con ripercussioni sul mercato interno a danno delle aziende florovivaistiche Toscane che registrano il crollo del 50% degli scambi di fiori di stagione come viola ciocca e tulipani, mentre l'export risulta congelato a causa dello stop degli ordini dall'estero.

"La preoccupazione dei trasportatori di transitare nelle regioni della zona rossa, il comprensibile panico dei consumatori e l'atteggiamento di chiusura dei Paesi europei, come Russia, Francia, Inghilterra, Georgia che hanno praticamente congelato gli ordini, stanno arrecando un danno incalcolabile all'intero indotto toscano. Si tratta di un mercato interno ed internazionale conquistato grazie all'alta professionalità e alla lungimiranza dei nostri imprenditori florovivaistici toscani, un patrimonio di valore e immagine che va salvaguardato in questo momento di grave criticità", afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.

Gli orientamenti di acquisto confermano la forza celebrativa di una giornata che risale al 1908 quando un gruppo di operaie decise di scioperare per vedere riconosciuti i loro diritti, mentre è dal 1946 – spiega la Coldiretti – che in Italia le mimose sono state scelte come il simbolo dell’8 marzo grazie anche alla loro capacità di fiorire in anticipo rispetto alla primavera astronomica.

Con la scusa del Coronavirus le esportazioni di fiori italiani vengono ingiustamente bloccate alle frontiere – denuncia Coldiretti - con motivazioni pretestuose e grave danno per le imprese tricolori, peraltro proprio nella settimana della festa della Donna, tradizionale periodo di incremento degli acquisti, mentre si moltiplicano i casi di carichi di prodotti florovivaistici fermati alle dogane dei Paesi vicini, Francia in primis, e messi in quarantena senza alcuna motivazione plausibile. Il coronavirus – ricorda Coldiretti – non si trasmette, infatti, con le piante e non c’è dunque alcun rischio nella loro immissione sul mercato.

Il blocco mette peraltro a rischio gli stessi fiori. Trattandosi di merce molto deperibile, bastano pochi giorni di stop perché l’intero carico finisca per dover essere gettato. Altrettanto ingiustificate sono le disdette – continua Coldiretti - giunte in queste settimane da diversi importatori esteri, anch’essa con la scusa del Coronavirus.

A rischio c’è il futuro di un settore chiave del Made in Italy agroalimentare – ricorda la Coldiretti, con il valore della produzione italiana di fiori e piante stimato in 2,57 miliardi di euro, in crescita (+1%) per il secondo anno consecutivo, mentre le esportazioni hanno raggiunto la quota da record storico di 884 milioni di euro (+7,6%).

Ma il problema riguarda un po’ tutti i settori e all’atteggiamento inqualificabile di alcuni Paesi si aggiunge ormai anche il problema degli autotrasportatori stranieri che non vogliono entrare in Italia per paura del virus e per timore di restare bloccati sul territorio nazionale – conclude Coldiretti - dalle misure anti Covid-19 adottate nei rispettivi Paesi.