Con il progetto ‘Eureka’ gli alunni diventano ‘inventori’

Due classi della scuola primaria “Rodari” del Comprensivo Follonica 1 stanno partecipando all'iniziativa nazionale di Confindustria: ad aprile la presentazione delle opere.

Follonica: Un piccolo pannello fotovoltaico, lastre di polipropilene, dischi di cartone, assi di legno, corde, elastici, chiodi, dadi e viti, cui è possibile aggiungere carta e cartone, colla e stoffa, fogli di alluminio e tappi di bottiglie di bibite.

È il contenuto dei “kit” consegnati agli alunni di due classi (una quarta e una quinta) della scuola primaria “Gianni Rodari” del Comprensivo Follonica 1, unica partecipante in provincia di Grosseto al progetto nazionale “Eureka” promosso da Confindustria in collaborazione con il Miur e Iit, l'Istituto italiano tecnologia. Il materiale servirà loro, seguendo creatività e inventiva, per ideare progetti e costruire qualcosa di funzionante all'insegna delle energie rinnovabili. Per il primo anno, infatti, dopo il grande successo riscosso nel resto d'Italia, il progetto “Eureka! Funziona!” approda anche in provincia di Grosseto con la partecipazione di due classi dell'istituto “Rodari” i cui alunni si sono messi in gioco come “piccoli inventori”. Un metodo particolarmente efficace per svolgere attività didattica.

scuola follonica rodari.jpg«Il progetto – conferma la dirigente scolastica del Comprensivo 1 di Follonica, Elisa Ciaffone – è stato accolto con entusiasmo, a partire dalla lettura della frase di Einstein “Non insegno mai ai miei studenti. Tento soltanto di creare le condizioni nelle quali possano imparare”. L’esperienza proposta è coerente e armoniosa con il progetto didattico della classe, che si pone l'ambizioso obiettivo di creare un coinvolgimento totale delle bambine e dei bambini nella loro esperienza e crescita all'interno della scuola.

L'anno appena trascorso è stato dedicato anche per noi allo studio dell’esperienza di Leonardo, allo studio degli strumenti tecnologici a nostra disposizione, guidati dal sociologo Vincenzo Moretti, con l'esperienza del “Lavoro ben fatto” che stiamo maturando dalla classa prima. “Eureka” ci ha offerto quindi la possibilità di realizzare praticamente quanto abbiamo letto, visto, sentito: sognare, pensare, progettare, realizzare con materiale tecnico a nostra disposizione. Problem solving, cooperative learning, impegno, costanza, fatica, conoscenze multidisciplinari, spirito artistico, intuito, invenzione, abilità manuali, gioco e attenzione all'ambiente diventano così per noi una realtà concreta che realizzeremo nel corso della costruzione del nostro giocattolo. Ringraziamo Confindustria per l'occasione che ci viene offerta e ci impegniamo a fare del nostro meglio per stupire divertendoci e lavorando bene».

Gli alunni sono già al lavoro: presenteranno le loro “opere” ad aprile, nel corso di un evento finale a Grosseto a conclusione del progetto. L'obiettivo è far costruire ai bambini un giocattolo mobile con il materiale che trovano nel kit. Ciascun gruppo di bambini terrà un diario sul lavoro svolto e realizzerà una pubblicità del giocattolo utilizzando materiale a scelta. Il tutto seguendo il tema scelto per quest'anno, cioè l’energia rinnovabile: il kit, infatti, contiene proprio i pezzi necessari per progettare e costruire un giocattolo che per muoversi utilizzi un pannello solare. In più, agli alunni sono state fornite alcune schede per l'insegnamento della fisica, come aiuto per introdurre i concetti base dell’energia. «Questo – dice Giovanni Mascagni, responsabile della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – è un progetto interdisciplinare strutturato e completo, che integra competenze di vario genere, in grado di assicurare una valida attività didattica per tutto l'anno. L'obiettivo è stimolare la creatività e il lavoro di gruppo, con competenze ben precise assegnate ad ognuno dei quattro componenti il gruppo: un disegnatore tecnico, un costruttore, un estensore del diario di bordo, un pubblicitario.

Tutto è affidato agli alunni: l'idea, la realizzazione, la comunicazione. Aspettiamo i risultati e siamo molto fiduciosi in merito all'esito positivo del progetto». A valutare le opere realizzati dagli studenti sarà una giuria di esperti. «Imparare giocando è importante – ha detto Andrea Fratoni, presidente dei Giovani imprenditori di Grosseto per Confindustria Toscana Sud – e questo progetto offre basi scientifiche e tecniche, unisce creatività e conoscenze. E quello che le aziende del territorio cercano è proprio la creatività, oltre alle conoscenze, perché il concetto di imprenditorialità sta cambiando. Acquisire queste competenze in età scolastica è l'inizio di un percorso che contribuisce ad accrescere la competitività dell'intero territorio».