Educatore ambientale, il Comune istituisce nuove figure professionali

Iniziato il corso di formazione per educare a uno sviluppo sostenibile. Grosseto: È iniziato il corso di formazione per Educatore ambientale, figura istituita dal Comune di Grosseto grazie al servizio Ambiente e inserita nel Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani assimilati, della raccolta differenziata e di altri servizi di igiene ambientale, il tutto per una tutela dell’ambiente finalizzata allo sviluppo sostenibile.

Quattro incontri, ciascuno della durata di quattro ore in aula, tutti i martedì di gennaio. Le lezioni sono tenute da personale dell’ente abilitato a questo scopo e dall’assessore all’Ambiente Simona Petrucci.

petrucci.jpegAl termine del corso, gratuito, tutti i partecipanti (80) saranno chiamati a cimentarsi in una prova finale, superata la quale sarà rilasciato un attestato di qualifica professionale e sarà stilata una graduatoria di merito. Da questa il Comune potrà attingere per assegnare incarichi ad hoc sulla base delle esigenze dell’ente. Secondo l’allegato 3 del Regolamento comunale la funzione dell’Educatore ambientale è quella di prevenire, vigilare, divulgare le buone pratiche ambientali oltre che verificare il corretto conferimento, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti in ambito comunale; il tutto al fine di concorrere alla difesa del suolo, del paesaggio e alla tutela dell’ambiente.

In particolare l’attività di vigilanza, controllo e accertamento dovrà essere limitata alla verifica di alcune violazioni, quali l’abbandono incontrollato sul suolo di rifiuti di qualsiasi natura, il conferimento dei rifiuti domestici ingombranti nel circuito di raccolta dei rifiuti urbani, il deposito incontrollato sul suolo di rifiuti, il conferimento nei contenitori per rifiuti solidi urbani di tipologie di rifiuti per le quali è istituita la raccolta differenziata, la mancata rimozione delle deiezioni animali o la mancata dotazione dell’attrezzatura idonea alla rimozione ed asportazione delle deiezioni, l’abbandono e il deposito incontrollato sul suolo di rifiuti pericolosi(ad esempio abbandonare per strada le batterie o gomme dell’auto), il conferimento dei rifiuti fuori dalla fasce orarie o dai giorni di raccolta previsti dal calendario per il servizio di raccolta a domicilio.

“La politica di educazione ambientale e di difesa dell’ambiente promossa dal Comune di Grosseto si arricchisce di nuove iniziative e figure professionali. Al punto che possiamo ‘accreditarci’ come agenzia formativa, tra le prime (forse secondi solo dopo ad Alghero) esperienze in Italia – dice il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna -; già dal 1972 con la Conferenza delle Nazioni unite sull'Ambiente umano a Stoccolma si riconosce l'importanza dell'educazione sui temi ambientali da indirizzare alle generazioni giovani come agli adulti, e con la dovuta attenzione alle popolazioni meno privilegiate, per creare le basi di una opinione pubblica ben informata e di un comportamento degli individui, delle imprese e delle collettività ispirata al senso di una propria responsabilità riguardo la protezione e il miglioramento dell'ambiente in tutta la sua dimensione umana. Una responsabilità che sentiamo forte come amministratori scelti dai cittadini per perseguire il bene della comunità e del territorio”.


“La sfida ambientale, collegata alla conservazione delle risorse del pianeta, rappresenta una sfida non più eludibile per le future generazioni – spiega l’assessore all’Ambiente, Simona Petrucci -. Siamo in una fase che impone al mondo intero e in particolare all'Italia e all'Europa, scelte radicalmente diverse da quelle compiute in passato: lontane dal modello produttivo tradizionale, dirette verso un nuovo modello di economia che rispetti l'ambiente, orientate ad una società che non produca rifiuti ma sappia creare ricchezza e benessere con il riutilizzo e la rigenerazione delle risorse. Perché questo accada, è necessario un profondo cambio di mentalità che coinvolga le istituzioni, le imprese e le singole persone. Per questo vogliamo rinforzare ancora di più le nostre politiche sull’ambiente non solo rivolgendo la nostra azione educativa ai bambini e ai ragazzi, ma estendendola anche agli adulti”.