Biogas: 'Nonostante le rassicurazioni del sindaco si continuano a non rispettare le norme e a generare cattivi odori'

Grosseto: Il Comitato Grosseto Aria Pulita continua a ricevere segnalazioni di cittadini che denunciano cattivi odori in alcune zone di Grosseto riconducibili alle attività degli impianti a biogas."Malgrado il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna abbia pubblicamente affermato che gli impianti a biogas di Grosseto sono in regola - sostiene il Comitato Grosseto Aria Plita - scrivendo “oggi rassicuriamo pubblicamente i cittadini sulla corrispondenza tra norme esistenti e gestione degli impianti”, alcuni impianti a biogas sul territorio comunale continuano a non rispettare le norme.

Ricordiamo che a fronte di alcune richieste da parte del Comitato, il sindaco non ha mai documentato con i dati le sue dichiarazioni, neppure dopo che il Comitato aveva diffuso una documentazione fotografica, pubblicata dal sito della Regione Toscana indicante, per alcuni impianti, una gestione in difformità rispetto alle norme e alle prescrizioni date in sede di autorizzazione all’esercizio, come ad esempio ristagni maleodoranti nelle platee di deposito dei digestati solidi, mancanza di coperture, ecc…

In una ripresa video effettuata questa settimana, il 30 dicembre 2020, segnaliamo la distribuzione di digestato liquido sul territorio comunale in un periodo vietato dalla normativa: l’art. 40 c. 1 del DM n. 5046 del 25 febbraio 2016 stabilisce che “l’utilizzazione agronomica del digestato è vietata nella stagione autunno-invernale, di norma dal 1° novembre, fino alla fine di febbraio”. Alla norma nazionale si aggiunge quella regionale, la quale all’art. 23 del Regolamento GRT 46/R 2008 stabilisce che “la distribuzione del digestato deve essere realizzata, ai fini del massimo contenimento della lisciviazione dei nitrati al di sotto delle radici e dei rischi di ruscellamento di composti azotati, attraverso una valutazione dell’umidità del suolo” e che “le tecniche di distribuzione del digestato devono: contenere la formazione e la diffusione, per deriva, di aerosol verso aree non interessate da attività agricola; favorire l’effettiva incorporazione nel suolo dei liquami e loro assimilati simultaneamente allo spandimento e comunque entro un periodo di tempo successivo idoneo a ridurre le perdite di ammoniaca per volatilizzazione, il rischio di ruscellamento, la lisciviazione e la formazione di odori sgradevoli; prevenire la percolazione dei nutrienti nei copri idrici sotterranei”.

Pertanto non si può distribuire in inverno, nei giorni piovosi e quando i terreni sono impregnati d'acqua come per le recenti abbondanti piogge, che sicuramente non consentono di eseguire il suo rapido interramento “simultaneamente allo spandimento” come da norma. Oltre a finalità agronomiche e di riduzione del rischio di inquinamento dei corpi idrici, la norma mira a contenere i cattivi odori che conseguono dal mancato rispetto di tali condizioni, condizioni che non sono state rispettate il 30 dicembre 2020, con i terreni inzuppati dalle piogge.

Il ripetersi di episodi, sul territorio comunale, come quello appena documentato fa pensare ad una carenza di controlli da parte del Comune di Grosseto, a cui è demandato il compito di verificare le modalità di distribuzione dei digestati nei terreni agricoli.

Per le segnalazioni di cattivi odori - conclude il Comitato - ricordiamo ai cittadini che il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Grosseto vieta a chiunque di produrre esalazioni moleste, anche nell’esercizio di attività lavorative (art. 20 c. 3) e stabilisce che competente ad accertare violazioni a tale norma è in via prioritaria la Polizia Municipale (art. 33 c. 6), che è possibile contattare allo 0564 26000 e allo 0564 488500".